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Nuovo Renault Espace, primo contatto con l'ex monovolume

Cambia la forma, ma non lo spirito. Una solo motorizzazione di tipo full-hybrid, e le quattro ruote sterzanti di serie sugli allestimenti più ricchi

Cesare CappaCesare Cappa

29 mag 2023 (Aggiornato il 30 mag 2023 alle 15:48)

Cambiare si può, cambiare si deve. Certo che dopo 40anni di monovolume passare ai lineamenti di Suv potrebbe essere fuorviante per il tipico pubblico di Renault Espace. Qualcuno potrebbe definirla una Austral maggiorata, e forse non avrebbe tutti i torti. Però questa Espace si ispira come sempre alla famiglia. Tanto che a 5 o 7 posti (con la terza fila che scende nel pianale del vano di carico) avrà lo stesso prezzo. Così si potrà optare per lo spazio in termini assoluti, oppure per la versatilità di carico. Da sottolineare come i due posti in aggiunta non siano così spaziosi come invece lo sono su di un'altra vettura del Gruppo: la Dacia Jogger. L'accesso non è dei più semplici – sebbene la seconda fila possa scorrere longitudinalmente per oltre 20 cm – e lo spazio è idoneo ad una coppia di bambini o a persone molto basse.

Una nota negativa in un complesso positivo, che ha saputo reinventarsi con “moderazione”. La nuova Espace, che prende forma dal pianale CMF-CD dell'Alleanza, è decisamente più compatta della precedente. Addirittura meno 14 centimetri di lunghezza e meno tre in altezza. Ma il dato più rilevante riguarda la perdita di peso, essendo la vettura più leggera di 215 chilogrammi. Un valore che deriva da una serie di fattori, come la scocca, i materiali e il powertrain. Considerevole, ovviamente, la capacità di carico: 1.818 litri nella versione a 5 posti con la panchetta della seconda fila ripiegata, 777 litri nella versione a 5 posti con la panchetta fatta scorrere al massimo in avanti, 159 litri nella versione a 7 posti, con la terza fila in posizione. Giusto per dare qualche dato.

La vita di bordo riprende le specifiche della Austral, pur potendo vantare una serie di vani portaoggetti che alimentano la quota della capacità di carico complessiva.

Solo tre allestimenti, con partenza da 43.700 euro: Techno che apre le danze, lo sportivo Esprit Alpine e il più lussuoso Iconic. Ovviamente dettagli e particolari mutano in funzione del modello. Su questi ultimi due è di serie il sistema 4Control e quindi l'asse posteriore si presenta con architettura multilink. Sull'entry level è a pagamento, così di serie il retrotreno è formato da un asse semirigido. Il debutto ufficiale sul mercato sarà ad ottobre, ma è già possibile ordinare la nuova Espace.

Solo ibrida

Duecento cavalli di potenza complessiva grazie ad un motore termico turbo benzina e a due elettrici: uno funge da motore di trazione, mentre l'altro si limita alle funzioni di starter/generator, fornendo quindi un ulteriore boost al piccolo benzina. Tirando le somme sono 200 cavalli complessivi, ma nel dettaglio abbiamo un propulsore a combustione interna da 1,2 litri e 130 cv, un motore elettrico di trazione da 50 kW (70 cv) con coppia di 205 Nm e un'unità elettrica secondaria (lo starter/generator) da 25 cv (18 kW).

Il sistema si regge grazie anche ad una batteria agli ioni di litio da 2 kWh, che si ricarica sia durante le fasi di frenata, sia grazie al motore termico. In alcuni frangenti il 1.2 turbo più ricaricare l'accumulatore, mentre il motore elettrico di trazione “spinge” l'auto.

A questo bisogna sommare la complessa trasmissione multimode, che realizza due rapporti per il motore elettrico di trazione e altri quattro per quello termico. Il risulto finale è riuscito su tutti i fronti. L'erogazione è lineare su tutta la gamma di giri, e il passaggio tra termico ed elettrico di trazione è quasi impercettibile. A meno che non state tirando su di una salita particolarmente ripida.

Su strada ti diverte

Sia chiaro, questo è un Suv. E se non si è provvisti delle quattro ruote sterzanti, ovvero del sistema 4Control Advance, le nostre considerazioni potrebbero forse mutare. Certo non è un'auto sportiva, ma nella guida in città, oppure tra le curve su un passo di montagna, riesce comunque a coinvolgere chi siede dietro al volante. Poi la sua “funzione” è un'altra, ma il fatto che il risultato finale non la renda noiosa è certamente un valore aggiunto.

L'andatura corretta rientra nella definizione di “brillante”. Poter contare su di un retrotreno che gira fa guadagnare punti in agilità. Caratteristica che non si apprezza solo tra le curve, ma pure nel traffico cittadino, se vi trovate a fare lo slalom tra pedoni, motorini e altri automobilisti come voi. Coadiuvati da un sistema full-hybrid più reattivo rispetto alla concorrenza (a meno di non aver inserito la modalità Eco). Il cambio non sarà forse rapidissimo, ma tutto sembra a favore di quella brillantezza che non la rende certo sportiva, ma divertente e appagante sì.

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