Nuova Porsche Macan elettrica, ecco come si cambia

Nuova Porsche Macan elettrica, ecco come si cambia

Il nuovo Suv di Zuffenhausen, ma prodotto a Lipsia, porta in dote la nuovissima piattaforma PPE. La versione più potente vanta 1000 Nm di coppia... forse troppi?

di Cesare Cappa

12.12.2023 00:06

Dopo vari slittamenti e rinvii, la Macan Elettrica è pronta fare sul serio. Certo quella che raccontano le immagini a seguire è ancora camuffata, ma il design in formato coupé sembra essere la moda di cui nessuno può più fare a meno. A bordo segue le attuali tendenze di mercato, perpetrando la causa Porsche. Ci sono fino a tre schermi. Il quadro strumenti ha una diagonale da 12,6 pollici. Il display centrale è di tipo touch ad alta risoluzione da 10,9 pollici in qualità Full HD. C'è poi un terzo schermo (optional) posto difronte al passeggero anteriore. In questo caso la diagonale è di 10,9 pollici e la pellicola che lo ricopre non consente al guidatore di vedere cosa invece visualizza il suo compagno di viaggio.

Ora la sfida si gioca tutta su di un altro livello, perché la nuova Porsche Macan elettrica dovrà conquistare un pubblico che per anni l'ha idolatrata proprio perché termica. Un cambio di rotta epocale che farà certamente più discutere rispetto al debutto di Taycan, prima vettura 100% elettrica della casa di Zuffenhausen. Questa volta scende in campo la nuova piattaforma PPE (Premium Platform Electric), pianale realizzato in collaborazione con Audi destinato alle vetture sportive e di fascia alta del Gruppo Volkswagen. Sarà sufficiente per soddisfare i detrattori più radicati?

Un doppio per le perfomance

Gioca a carte scoperte la nuova Porsche Macan che mette sul piatto la trazione integrale, come il pubblico si attende. Una architettura che si realizza ovviamente per la presenza di una doppia motorizzazione elettrica, una dedicata ad ogni asse di trazione. Due unità che presentano specifiche tecniche differenti sebbene di base siano entrambe sincrone a magneti permanenti. Come per i motori termici anche in questo caso le dimensioni possono fare la differenza – quello anteriore è più piccolo di quello posteriore – mentre entrando nel dettaglio si scopre che i fili degli statori vengono avvolti con specifiche differenti che si tratti dell'uno o dell'altro. Anche perché bisogna sottolineare come sia quello posteriore il più protagonista sulla nuova Macan. Rispetto a Taycan c'è poi una diversa disposizione dei magneti all'interno dei rotori, ma questo vale per entrambi i propulsori.

E se il metro di paragone è sempre la prima berlina elettrica di Zuffenhausen, allora sappiate che questa la trasmissione del motore al retrotreno è provvista di un cambio a due velocità, mentre è solo una per quanto concerne l'unità anteriore. Diverso il sistema su Macan, che impiega una trasmissione a velocità singola a due stadi. Invece di una grande ruota dentata, la trasmissione utilizza due ruote più piccole. E le performance? Tenendo presente che il propulsore al retrotreno sarà disponibile anche in una versione potenziata, Porsche al momento ha comunicato le prestazioni proprio della Macan più potente: potenza di sistema di 450 kW (circa 612 cv) e una coppia massima di oltre 1000 Nm.

L'autonomia non le manca

La componente elettrica, al di là dei propulsori di cui sopra, si affida ad un'architettura a 800 volt. Il pacco batteria, composto da 12 moduli formati da celle prismatiche, ha una capacità di 100 kWh. Che dovrebbe assicurare un'autonomia, non ancora dichiarata ufficialmente, superiore ai 500 km.

La nuova Porsche Macan potrà essere ricaricata in corrente continua sino a 270 kW, a tutto vantaggio di tempistiche sempre più ridotte. Ovvero passare dal 10 all'80% in meno di 22 minuti.

Questo risultato è valido nelle condizioni migliori appena presentate. Ma quando lo stallo ha una tecnologia a 400 volt, la Macan “divide” la batteria a metà. Sostanzialmente il flusso di energia attraversa due “blocchi” da 400 volt collegati in parallelo.

A dare manforte al range di percorrenza ci pensa poi la capacità di recupero dell'energia in frenata. Premesso che tale dato va letto nella migliore condizione di marcia e pertanto in situazioni reali non sempre si potrà realizzare, ma la Macan è in grado di recuperare sino a 240 kW. Ossia una decelerazione di circa 4,3 m/s2. Questo dato si riferisce alla frenata rigenerativa legata al funzionamento dei motori elettrici. Perché in caso di necessità da parte del conducente subentra il sistema idraulico. La vettura è pure provvista del sistema noto come “coasting” che di fatto disaccoppia la trasmissione consentendo a Macan di procedere in folle. Il modus operandi dell'uno o dell'altro sono vincolati anche alle modalità di guida selezionate.

Assetto intelligente

Non è stato ancora rilasciato un dato sul peso in ordine di marcia, ma siamo certi di essere sopra le 2,5 tonnellate. Detto questo, la Macan elettrica si correda di un un avantreno a doppio braccio oscillante e di un retrotreno multilink. Tra gli optional, o di serie sulle versioni più ricche, le molle pneumatiche, l'asse posteriore sterzante e il differenziale posteriore a controllo elettronico. Il PASM (Porsche Active Suspension Management) oltre a “definire” l'assetto a seconda della modalità di guida inserita, contribuisce all'efficienza complessiva dell'auto. Come? Abbassando la vettura in determinate condizioni di guida, rendendo così Macan più efficiente dal punto di vista aerodinamico.

Un giro da passeggeri ci è stato concesso e le poche cose che abbiamo imparato sono, che nel modo di guida più sportivo, l'erogazione della potenza assume toni quasi “violenti”. Metterla di traverso non sembra difficile, ma quando riprende grip lo fa con una certa forza e sembra poco omogenea. E con tutta quella coppia a disposizione non sembrerebbe essere in difficoltà quando si passa all'off-road e le pendenze diventano importanti. Interessante anche la capacità di guado. Ciò che però viene fuori, da questa insolita prima presa di contatto da passeggeri, è che con meno cavalli (ma soprattutto coppia) l'auto potrebbe essere ancora più godibile.

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