Alfa Romeo Tributo Italiano, la prova di Stelvio e Tonale

Alfa Romeo Tributo Italiano, la prova di Stelvio e Tonale

Ci siamo messi al volante dei due Suv della Casa del Biscione protagonisti della nuova serie speciale che omaggia la qualità e la raffinatezza del Made in Italy

di Daniele Drago

18.01.2024 ( Aggiornata il 18.01.2024 09:33 )

I semafori e gli incroci di Milano, l'asfalto dell'autostrada, i tornanti delle montagne con la neve che timidamente si affaccia sui tetti delle case di piccoli paesi, così lontani dal caos di una metropoli. Tre percorsi diversi, tre atmosfere completamente diverse, soprattutto quando si è al volante. È quello che abbiamo testato alla guida di una Alfa Romeo Stelvio e di una Tonale Tributo Italiano.

Alfa Romeo Tributo Italiano, la prova

Alfa Romeo Tributo Italiano, la prova

Da Milano alla provincia di Biella a bordo di Stelvio, Giulia e Tonale nella nuova versione top di gamma che omaggia la qualità e la raffinatezza del Made in Italy

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Tributo Italiano, eleganza Made in Italy

Tributo Italiano è il nome che Alfa Romeo ha scelto per lanciare la sua prima serie speciale globale, già ordinabile e presto nelle concessionarie. Si tratta del top di gamma per quanto riguarda Stelvio, Tonale e anche Giulia.
Il nome ci anticipa la ragion d'essere. Tributo Italiano è un omaggio al Made in Italy, ovvero alla qualità dei nostri materiali, alla loro eleganza, raffinatezza, ma anche agli italiani che "sanno far bene le cose". Non è un caso se la Casa del Biscione ha scelto Trivero, un centro di circa5mila anime in provincia di Biella, per presentare la nuova serie. Trivero è infatti sede storica di un'altra eccellenza del Made in Italy come Ermenegildo Zegna, lì dove nel lanificio ancora si continua a lavorare la lana che servirà a creare alcuni dei capi d'abbigliamento più preziosi al mondo.

Alfa Romeo Tributo Italiano, tutto un altro stile

Tributo Italiano, allora. E l'Italia è protagonista già nella scelta dei colori della carrozzeria: Rosso Alfa, Bianco Alfa e Verde Montreal, abbinati al tetto nero. Il body kit in tinta con la carrozzeria ci fa notare anche i nuovi cerchi in lega da 21" per Stelvio, 19" per Giulia e 20" per Tonale. Immancabili le pinze freno rosse Brembo. La bandiera italiana torna anche sulla calotta degli specchietti, all'interno invece debuttano i nuovi sedili sportivi in pelle nera traforati con inserti rossi e cuciture a contrasto anch'esse rosse, che ricoprono anche plancia e cruscotto. Una dimensione d'insieme, quella dell'abitacolo, che ci regala subito comfort e un senso di pregio notevole. I prezzi partono da 50mila euro circa per Tonale, 58.850 euro per Giulia e 64.950 euro per Stelvio.

Stelvio Tributo Italiano, il test drive

E poi c'è da guidare, e allora partiamo. La serie Tributo Italiano non cambia le carte in tavola per quanto riguarda le motorizzazioni delle tre vetture. All’andata ci "regalano" una Stelvio in Verde Montreal 2.2 turbodiesel da 210 cv a trazione integrale.
Lo sappiamo, Stelvio è una macchina concepita per il piacere di guida, e anche la Tributo Italiano lo conferma. Ottima la posizione di guida, per un'auto che fa della perfetta ripartizione dei pesi e del baricentro ribassato il suo punto di forza.
In autostrada (dove siamo ben isolati acusticamente) il turbo fa il suo dovere, supportato dai freni brake-by-wire e dal cambio automatico, molto fluido.
Ma è tra i tornanti che Stelvio ci fa divertire. Lo sterzo è reattivo, preciso, con un ottimo inserimento in curva, e le salite che conducono a Trivero sembrano (quasi) il suo habitat naturale.

Tonale Tributo Italiano, il test drive

Decidiamo di ritornare in direzione Milano a bordo di una Tonale turbodiesel plug-in hybrid Q4 da ben 280 cv. Un'auto simile e allo stesso tempo diversa da quella guidata poche ore prima.
Da quello che abbiamo testato, Tonale è innanzitutto un'auto comoda, adatta a qualsiasi tipo di viaggio. La dinamica di guida è quella di un'Alfa Romeo, lo sterzo è leggero, le sensazioni sono sicuramente positive, anche tra i tornanti. Ma il motore termico, la batteria e il propulsore elettrico fanno salire il peso a 1.910 kg, un fattore chiave a livello di dinamismo. La Stelvio ha un centinaio di chili in meno e dà la sensazione di essere all'interno di un Suv sportivo, Tonale può giocare benissimo le sue carte nel segmento dei Suv pensati più per il comfort e la sicurezza (gli ADAS sono puntualissimi, in tal senso).

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