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Alla guida, la Emira “baby” su strada si dimostra una vettura per un ampio utilizzo, grazie anche al cambio automatico. In pista, si conferma una supercar che fa valere i vantaggi del motore centrale
Arturo Rizzoli
14 mag 2024 (Aggiornato il 15 mag 2024 alle 18:54)
La Lotus Emira, sportiva a due posti col motore centrale, si fa in due: una, la 4 cilindri, ha 360 cavalli, l’altra, la V6, ne ha 405, si tratta di una differenza del 10%, lo stesso scarto che ci sarà poi nei listini, in fase di riorganizzazione, che vedono la 2 litri nel ruolo di entry level con un prezzo di 98.435 euro. Nei numeri sembrano vicine, ma sono distanti nella filosofia. La nuova nata, è stata inizialmente battezzata i4, che sta indicare motore in linea 4 cilindri, ma la sigla verrà poi abbandonata, per evitare questioni con la BMW che ha depositato questo nome per un suo modello. Nome a parte, alla Emira 2.0 litri è affidato un doppio compito: quello di essere una sportiva abbastanza fruibile e di avvicinare al marchio Lotus appassionati che finora se ne erano tenuti lontani perché ritenevano le vetture di Hethel piuttosto specialistiche. Uno dei punti di forza di questo disegno strategico è il cambio, un automatico molto fluido che, alla prova dei fatti, rende la vettura molto godibile anche per guidatori normali.
Emira, l'ultima Lotus a pistoni? Forse no...
Lunghezza 4,41 m
Larghezza 1,89 m
Altezza 1,22 m
Peso 1.405 kg
A benzina 2.0 litri, 4 cilindri turbo, 360 cv a 6.600 giri; coppia massima 430 Nm a 3.000 giri
già ordinabile
€ 98.435
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