BYD Atto 2, com'è fatto e come va il Suv elettrico

BYD Atto 2, com'è fatto e come va il Suv elettrico

Ci siamo messi al volante della nuova BYD Atto 2 per le strade di Torino

di Adriano Torre

10.02.2025 19:27

L’atto secondo, a teatro o in musica, è quello che sviluppa la trama e fa capire al meglio il viaggio verso la soluzione. Atto 2 è il racconto migliore delle potenzialità di BYD, quello che fa capire di quanto e cosa sia capace il Costruttore cinese affacciandosi al mercato europeo. Non a caso con la supervisione scelta e qualificata di Alfredo Altavilla. Alle OGR di Torino BYD ha presentato Atto 2, il Suv compatto nato nel Centro Stile del brand cinese dove sono confluite le migliori idee (e persone) per sviluppare un modello in grado di conquistare il mercato europeo. E sarà costruito, prestissimo durante l’anno, anche in Europa, se in Turchia o in Ungheria lo scopriremo più avanti ma di sicuro è un suv più che competitivo a partire dall’offerta, più avanzato della concorrenza nelle dotazioni di base (parametri a confronto vince su quasi tutta la linea), ricco di qualità fin dalla versione base (sono due) e soprattutto nella tecnologia tipica di modelli di livello superiore, grazie a nuove soluzioni: un modello destinato a ricoprire un ruolo strategico sul mercato.

Atto 2, tutta elettrica e con oltre 300k di autonomia

BYD Atto 2 è un Suv totalmente elettrico, lungo metri 4,31 (per m. 1,83 di larghezza e 1,67 di altezza) e dotato di un buon passo, capace di erogare 170 cv con una batteria da 41,5 kWh, in grado di offrire un’autonomia di 312 km nel ciclo combinato. Ma in particolare questa versione (cui ne seguirà una dall’autonomia più prestante) è l’ideale per un’utenza che ne fa un uso tipicamente casa-lavoro-commissioni che secondo statistiche recenti, è di poco più di 10 km al giorno per il 75% di italiani. Con un utilizzo urbano-periferico e una guida oculata si arriva a un’autonomia di 463 km. A disposizione per il divertimento la modalità Sport, ma anche quella per viaggiare sulla neve.

Come abbiamo potuto constatare nel test sulle strade di Torino e dintorni, è un Suv compatto facile da guidare, brillante e agile con un raggio di sterzata di soli metri 5,25 ideale per manovre, parcheggi e per divincolarsi dalla morsa del traffico, ideale per i centri storici cittadini (dove si possa entrare), con soluzioni smart, visto che l’auto si può sbloccare e aprire con il cellulare anche laddove non ci sia il segnale pulito come in un parcheggio sotterraneo. Con un “centro di controllo” come il tablet centrale da 12”8 che si può ruotare a piacimento per scegliere tra visione verticale o orizzontale, conformabile in tutto e per tutto, scegliendo la priorità dei comandi più utilizzati, spostando le icone con le dita, aggiungendo o togliendo App, con comandi a sfioramento utilizzando soltanto 3 dita. E poi l’apporto vocale, col riconoscimento del linguaggio naturale: l’apporto dell’Intelligenza Artificiale (AI) aiuta e consente la gestione di numerose funzioni: c’è anche un microfono per cantare tutti assieme mentre si attende la ricarica…

Piace l’eleganza interna, i materiali morbidi al tocco, i sedili in pelle vegana, e quella luminosità portata dal tetto panoramico: tutto questo è di serie, come l’ampia dotazione di sistemi di sicurezza, proiettati verso quelle soluzioni più avanzate che BYD ha presentato annunciando una vera e propria rivoluzione verso la guida autonoma cui forse l’Europa non è ancora pronta (ma la Cina sì, a quanto pare e alla luce di una sperimentazione avanzata nelle città connesse…).

Ampio il bagagliaio, di facile apertura, da 400 litri si espande a 1.340 abbattendo la seduta posteriore. In sostanza si viaggia comodi e sicuri.

BYD Atto 2, si parte da 29.990 euro

Due gli allestimenti, Active da 29.990 euro e Boost da 31.990 euro, ma al lancio e fino a tutto febbraio (probabilmente anche marzo) Atto 2 si può comprare a 27.900 e 29.900. Garanzia 6 anni o 150 mila km, 8 anni per la batteria, 8 anni o 150 mila km per il motore. Arriverà anche la versione con maggiore autonomia: prezzo 34.990 euro, 420 km di autonomia, 25’ per la ricarica.

L’appuntamento torinese ha anche un’altra valenza: oltre alla vettura è previsto un incontro con la filiera per studiare eventuali collaborazioni, come ha spiegato Alfredo Altavilla.

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