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Toyota Hilux, pick-up inarrestabile e anche ibrido

Il pick-up del Costruttore giapponese si aggiorna e accoglie a listino una variante ibrida a 48 Volt che permette di contenere i consumi e la GR Sport II, pensata per chi invece cerca il massimo delle prestazioni offroad

Pietro CardonePietro Cardone

2 apr 2025 (Aggiornato il 10 apr 2025 alle 09:33)

La gamma della Toyota Hilux si amplia, accogliendo a listino due nuove versioni che completano così l’offerta del pick-up giapponese, andando incontro alle esigenze di una clientela molto ampia. Da una parte la motorizzazione ibrida mild-hybrid, che per la prima volta in oltre 55 anni di storia porta l’elettrificazione sull’Hilux e dall’altra la versione GR Sport II, pensata per chi cerca il massimo delle prestazioni. Due novità molto diverse tra loro, ma che conservano come comune denominatore, la capacità di rispondere a qualsiasi necessità lavorativa. Merito di un cassone con una lunghezza di 1,5 metri, che assicura un carico utile di una tonnellata. Ma anche di una capacità di traino che arriva a ben 3,5 tonnellate.

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Hilux Hybrid

Partiamo dal debutto del propulsore ibrido a 48 Volt, che permette al modello di essere più in linea con le vigenti normative antinquinamento. Questo è basato sul propulsore di 2,8 litri a quattro cilindri turbodiesel da 204 cv e 500 Nm di coppia. La parte ibrida è costituita da un motogeneratore che prende il mosto del motorino di avviamento, da un invertire DC/DC e da una piccola batteria da 0,2 kWh. Il sistema è così in grado di intervenire in supporto del motore endotermico, con un boost di potenza di 12 kWh e 65 Nm di coppia. Interessante, poi, il fatto che in Toyota abbiano studiato in maniera molto attenta il posizionamento delle varie componenti elettriche, per non compromettere la capacità di guado dell’Hilux, che resta di 700 mm. Con il sistema ibrido, inoltre, debutta sul pick-up giapponese un più sofisticato sistema di gestione della dinamica di marcia controllabile attraverso sei nuove modalità di guida: Rock, Auto, Dart, Sand, Mud e Deep Snow. Dal punto di vista dinamico, le differenze con le varianti non elettrificate sono minime. Il sistema di trazione integrale, infatti, resta il medesimo, e garantisce tanto grip anche in condizioni difficili, contesti nei quali la possibilità di poter contare su un po’ di coppia in più, di sicuro aiuta. Così come di aiuto è la riduzione del regime del minimo del 20%, che passando da 720 a 600 giri al minuto, rende più facile la gestione delle partenze soprattutto offroad. Per quanto concerne i consumi, stando a quanto dichiarato da Toyota, il sistema ibrido è in grado di assicurarne un contenimento nell’ordine del 5%. Tre gli allestimenti disponibili, con prezzi a partire da 44.300 euro, iva esclusa.

Hilux GR Sport II

La seconda novità, come dicevamo, è rappresentata dalla versione GR Sport II, che modifica non soltanto lo stile dell’Hilux, ma anche parte della meccanica. Le dimensioni restano praticamente le stesse, con una lunghezza di 5,32 metri, per 1,90 metri di larghezza. A cambiare è il paraurti anteriore, che oltre a puntare su un look più aggressivo, migliora anche l’angolo di attacco, che si attesta sui 30 gradi. Per garantire prestazioni migliori lontano dall’asfalto, poi, le carreggiate sono state allargate di 135 mm all’anteriore e di 155 mm al posteriore. Ma non è tutto. La GR Sport II porta al debutto anche alcune interessanti novità tecniche. Tra queste spiccano le sospensioni dalla taratura specifica con molle rosse e i dischi dei freni maggiorati, che all’anteriore sono morsi da una pinza in monoblocco a quattro pompanti. Dedicati anche i cerchi in alluminio da 17 pollici. Il propulsore resta il 2.8 Diesel da 204 cv, che qui, però, non viene proposto in abbinamento al sistema ibrido a 48 Volt. Le modifiche tecniche si traducono in un notevole miglioramento delle capacità fuoristradistiche dell’Hilux. Sui tratti più sconnessi e lenti il livello di motricità resta quello della variante a 48 Volt, ma è quando il percorso si fa più veloce che si apprezza davvero la GR Sport II. Alle alte velocità, invece, digerisce in modo molto più efficace le varie asperità del fondo, risultando così molto più stabile e precisa e anzi, invogliando ad aumentare sempre più il ritmo. Il tutto ad un prezzo di listino di 51.800 euro, iva esclusa.

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