29.05.2025 ( Aggiornata il 30.05.2025 08:35 )
Omoda 9 Super Hybrid, la prima “grande” del Marchio del colosso cinese Chery con due linee, Omoda e Jaecoo, rappresenta un guanto di sfida a tuto tondo.
Per stile, con il profilo modellato rispettando la sezione aurea, eredità classica di Fidia, sommo artistica greco, simbolo dell’armonia estetica senza tempo, contenuti tecnologici, qualità generale e prezzo.
Omoda 9, lunga 4,78 metri è l’ariete per il Segmento D di un Costruttore che sul tavolo mette il meglio, compresa un’assistenza di ricambi che garantisce il pezzo al massimo in 48 ore in Italia e isole grazie al centro distribuzione milanese che ha in magazzino il 98% dei componenti della gamma.
Un crossover di forma o sostanza, quella che piace ai clienti europei con i rivestimenti in pelle Nappa, l'illuminazione d'ambiente e l'impianto audio immersivo Sony, con 14 speaker, 2 dei quali nel poggiatesta del guidatore per isolare le informazioni se l’equipaggio desidera restare in silenzio e una cura nell’assemblaggio che al primo contatto è parsa di alto livello.
Arriva sul mercato da regina della gamma, con un singolo allestimento full optional, si possono scegliere solo 4 livree esterne e i colori degli interni con un prezzo di partenza di 51.900 euro (o rate mensili da 319 euro). È disponibile, in caso di permuta, in promozione da 45.400 euro.
Il grande Suv cinese offre stile, contenuti, prestazioni e prezzo
Guarda la gallery
Omoda 9 accoglie bene con la plancia ricurva di 24,6 pollici – due schermi da 12”3 – e anche la seconda fila di sedili è regolabile elettricamente, una chicca.
Il bagagliaio ha una capacità da 660 litri con 5 persone a bordo, non male per una ibrida plug-in.
Omoda 9 esibisce lo zenit della tecnologia Super Hybrid, è una PHEV che lavora in serie e in parallelo.
Il raffinato sistema propulsivo offre la trazione integrale intelligente. È costituito da un motore termico 1.5 TGDI da 143 cavalli, affiancato da due unità elettriche sull'asse anteriore da 122 e 102 cv e una terza su quello posteriore da 238 cavalli.
La gestione è affidata a un cambio DHT a tre velocità. Il sistema eroga complessivamente oltre 537 cavalli e 635 Nm di coppia, permettendo un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi.
L'autonomia combinata dichiarata supera i 1.100 chilometri. In modalità elettrica (ciclo WLTP), si possono percorrere oltre 145 km. Questo è reso possibile dalla batteria da 34,46 kWh e dal serbatoio da 70 litri di benzina.
I consumi dichiarati in marcia ibrida ad accumulatore carico sono 1,7 litri per 100 km. Il comfort e la maneggevolezza sono assicurati da un telaio equipaggiato con sospensioni a controllo magnetico, che possono modificare la loro risposta fino a 1.000 volte al secondo. Davanti sono a schema McPherson, dietro multi-link.
Quel che promette mantiene Omoda 9, nonostante un peso di 2.270 kg, si conferma un’ottima stradista, molto confortevole, votata a una souplesse che può diventare molto pronta, anche se non sportiva nell’indole.
Il silenzio regna a bordo e percorrenze sono molto interessanti, vicine al dichiarato. La cinese si candida a diventare uno dei nuovi “sceriffi” nella contesa tra le ruote alte ibride plug-in più interessanti.
Link copiato