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Dpcm novembre 2020, Conte verso nuovo coprifuoco e nuovi limiti agli spostamenti

Appena concluso il discorso alla Camera, il Premier ha parlato di "limitazioni agli spostamenti nelle fasce serali e tra le regioni" aumentando le possibilità di un coprifuoco nazionale alle 21, come dichiarato dal Sottosegretario Puglisi. L'Italia sarà divisa in tre fasce secondo l'Rt di contagio: ecco tutti i dettagli

Dpcm novembre 2020, Conte verso nuovo coprifuoco e nuovi limiti agli spostamenti
© LAPRESSE

2 nov 2020 (Aggiornato alle 14:36)

L’Italia va verso il coprifuoco nazionale alle 21. È quando dichiarato dal Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi, ai microfoni di Sky Tg24. “Il nuovo Dpcm prevedrà un coprifuoco alle 21 su tutto il territorio nazionale. Questo secondo Dpcm continuerà ad incentivare le persone a restare a casa ed uscire solo per andare al lavoro o per ragioni di salute. Stiamo cercando di lasciare fabbriche e quante più possibile attività produttive aperte. Ci saranno misure più restrittive per le Regioni che hanno un tasso di Rt superiore a 2”. A questo vanno aggiunte le parole del premier Conte che ha appena terminato il suo discorso alla Camera (alle 18 ci sarà quello in Senato): l'Italia sarà divisa in tre fasce, per cui sono previsti differenti provvedimenti: "Questi tre scenari dovranno tener conto dell'indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell'occupazione dei posti letto negli ospedali", a cui ha aggiunto che "sarà limitata la circolazione" in tutto il territorio nazionale "nelle fasce serali", aumentando le probabilità di un coprifuoco alle 21. 

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Autocertificazione

Il possibile coprifuoco nazionale alle 21 comporta un utilizzo più massiccio dell’autocertificazione (qui il link per scaricarla). Ricordiamo che l'attuale modulo, redatto “sotto personale responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000” prevede in caso di dichiarazione del falso pesanti sanzioni fino a 3mila euro e le seguenti deroghe al divieto di spostamento:

- rientro al proprio domicilio;

- motivi di salute;

- comprovati motivi di lavoro;

- comprovati motivi di natura familiare;

- altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.

Capienza al 50% sui mezzi pubblici

Non solo coprifuoco. “Purtroppo dobbiamo sacrificare la didattica in presenza per tutte le scuole di secondo grado e si sta discutendo in queste ore se farlo anche per la terza media e quindi lasciare i bambini più piccoli con la didattica in presenza e ragazzi con disabilità” prosegue il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi. Nel suo discorso alla Camera, il presidente ha parlato di Dad al 100% per le scuole superiori, ma c'è ancora molto di cui discutere. Questo dovrebbe favorire limitazioni al contagio da Covid-19 e anche all’utilizzo dei mezzi pubblici nelle ore di punta. A proposito dei mezzi pubblici, nel suo discorso il premier Conte ha annunciato che la capienza massima passerà dall'attuale 80% al 50%

Per quanto riguarda gli spostamenti tra territori, continua il premier, non sarà possibile spostarsi verso Regioni con indice Rt a rischio, salvo che per comprovati motivi di salute o lavoro.

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