Mercato auto, le immatricolazioni in Europa sono da ottobre rosso col -29,3%

Mercato auto, le immatricolazioni in Europa sono da ottobre rosso col -29,3%

I dati di Acea non confortano i costruttori del Vecchio Continente. Soffrono

di Redazione

18.11.2021 ( Aggiornata il 18.11.2021 16:32 )

È un ottobre ancora rosso per l'automotive del Vecchio Continente. Scende ancora il numero di immatricolazioni in Europa, incluso Regno Unito ed Efta, e tocca quota -29,3% rispetto allo stesso mese del 2020. Sono state immatricolate 798.693 auto secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei dell'auto, che segnala come in dieci mesi il numero di registrazioni abbiano toccato complessivamente il numero 9.960.706, con una crescita del 2,7% sull'analogo periodo dell'anno scorso. 

Numeri che crollano ulteriormente se confrontati con ottobre 2019, l'anno che ha preceduto la pandemia Covid: le immatricolazioni registrano un calo del 34,3%, con contrazioni in tutti i paesi con la sola eccezione dei piccolissimi mercati di Irlanda, Islanda e Norvegia.

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Stellantis sempre in pole nonostante la crisi

Il gruppo Stellantis a ottobre è il costruttore che ha venduto di più in Europa. A ottobre le immatricolazioni sono state 165.866 (quelle del gruppo Volkswagen sono 165.309), il 31,6% in meno dello stesso mese del 2020 con una quota del 20,8% a fronte del 21,5%. Il totale dei dieci mesi è di 2.029.330 auto vendute, in crescita del 3,2% sullo stesso periodo dell'anno scorso pari a una quota del 20,4% (era 20,3%).

Lo sottolinea il Centro Studi Promotor che parla di "un cocktail micidiale di fattori negativi". "L'industria - spiega il Csp - lotta contro la carenza di semiconduttori che ha determinato fermate produttive in molti impianti, mentre la domanda è penalizzata dalla pandemia, che sta rialzando la testa, da un indebolimento della fiducia dei consumatori, dall'aumento dell'inflazione e in qualche paese anche da aumenti di tassazione.

Brilla una sola luce: la crescita delle quote di mercato delle auto elettriche pure e delle auto ibride con la spina per la ricarica elettrica. Particolarmente colpiti i 5 maggiori mercati Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna. In Germania le immatricolazioni, rispetto al 2019, accusano un calo del 37,2% mentre la quota dei veicoli elettrici ha toccato un nuovo massimo, raggiungendo il 30%. Nel Regno Unito si è registrato un calo del 25,8% sul 2019 e la quota delle auto elettriche è stata del 15,2% per i modelli elettrici puri (Bev) e del 7,9% per i modelli ibridi con la spina (Phev). In Spagna il calo è del 37,2% su ottobre 2019 con risultati negativi per le vendite a privati. La Francia è quella che accusa il calo più forte (-37,3% su ottobre 2019), mentre in Italia crescono le quote di elettriche pure (7% a ottobre 2021) e ibride con la spina (5%), ma le forti contrazioni degli acquisti di auto a benzina e gasolio vanno a vantaggio delle auto ibride senza spina, che utilizzano come carburanti benzina o gasolio".

"Non si comprende per quale motivo l'Italia, che dispone in questo momento di risorse eccezionali, non abbia fin qui varato un piano per sostenere il settore dell'auto che è in fortissima difficoltà e che ha bisogno di interventi molto significativi per affrontare la transizione all'elettrico" spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.

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