Si tratta della commercializzazione di uno stesso prodotto, ma con marchi differenti: ecco i modelli più famosi

Le auto gemelle più famose: la top 10 dei casi di "rebadging"

<p>Gli scopiazzamenti e le ispirazioni, più o meno velate, tra le auto non sono mai mancate. Ma ci sono stati dei casi in cui <strong>alcuni modelli sono stati prodotti per due marchi diversi</strong>, il cosiddetto “<strong>rebadging</strong>” se vogliamo darci un tocco più internazionale. La stessa vettura, più o meno, solo con logo diverso (più qualche dettaglio differente, ma che nulla aggiunge al discorso che stiamo facendo). L’esempio più recente ce lo abbiamo con<a href="https://www.auto.it/news/anteprime/2021/11/25-4964295/suzuki_s-cross_il_suv_giapponese_si_rinnova_e_punta_sull_ibrido" target="_blank" rel="noopener"><strong> la nuova Suzuki S Cross</strong></a>. Oggi è un ibrido, ma la prima generazione, lanciata nel 2006, era stata prodotta insieme alla<strong> Fiat 16</strong>, che è però del marchio torinese. Ma quali sono state le “gemelle” più famose? Vediamolo con <strong>la nostra top 10</strong>.</p>
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<h2>Alfa Romeo Arna / Nissan Cherry</h2>
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<p>Un caso di gemelle è ben rappresentato dall’<strong>Alfa Romeo Arna</strong> che la Casa italiana ha realizzato in collaborazione con Nissan, dal 1983 al 1987. La berlina Arna deriva proprio da un modello <strong>Nissan</strong>, la <strong>Cherry N12</strong>, e non è affatto un caso che fosse distribuita sul mercato del Vecchio Continente con nome Nissan Cherry Europa. Pochissime le differenze tra le due vetture: griglie del radiatore, volante e tessuti degli interni. </p>
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<h2>Fiat 128 / Zastava 101</h2>
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<p>Di gemelle ne sa parecchio anche <strong>Fiat</strong>. La sua <strong>128</strong>, berlina prodotta tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli ’80, è stata infatti replicata dal Marchio jugoslavo Zastava (poi assorbito dalla Casa torinese) con i nomi di<strong> Zastava 101</strong> e poi Zastava Skala 55. Pochissime le differenze col modello orginale, eccetto il baule che la faceva sembrare una via di mezzo tra una 2 volumi e una 3 volumi, ed era disponibile a 3 e 5 porte.</p>
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<h2>Fiat 124/ Seat 1430 / Lada 2101</h2>
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<p>Un’altra gemella in casa <strong>Fiat</strong>. La sua <strong>124</strong> debuttava nel 1966 come auto della piccola borghesia. Il modello piacque tanto diventare una delle prime vetture dell’azienda prodotte in altre nazioni. In Spagna diventa <strong>Seat 124 e poi 1430</strong>, con cilindrate più potenti rispetto ai modelli di base. Importantissimo l’accordo siglato con la sovietica Lada che produsse questo modello per decenni come <strong>Lada 2101</strong>, anche dopo molti anni dal ritiro dello stesso da parte della Fiat.</p>
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<h2>Lotus Elan / Kia Elan</h2>
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<p>Prodotta per oltre tre decenni in due generazioni, dagli anni ’60 ai ’90, la spider<strong> Elan di Lotus</strong> così tutti per il suo mix vincente di caratteristiche che univa moderne tecnologie e ottime prestazioni. Nel 1996 i diritti di produzione vennero venduti alla coreana <strong>Kia Motors</strong> che ne costruì subito 1.000 esemplari solo per il mercato interno. </p>
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<h2>BMW Z4 / Toyota Supra</h2>
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<p>Un recente caso particolare è quello che riguarda <strong>BMW Z4 e Toyota Supra</strong>. Le due vetture, oltre a essere gemelle e a essere sviluppate sulla stessa piattaforma, sono state anche prodotte nello stesso stabilimento in Austria. Pur essendo molto simili, esprimono secondo due differenti filosofie - quella tedesca e quella giapponese - lo stesso modello di auto.</p>
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<h2>Alfa Romeo 164 / Lancia Thema / Fiat Croma / Saab 9000</h2>
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<p>Alfa Romeo, Lancia, Fiat e Saab collaborano insieme a un progetto chiamato TIPO 4, da cui nascono quattro vetture gemelle di segmento alto basate realizzate su un pianale comune: <strong>Alfa Romeo 164, Lancia Thema, Fiat Croma, Saab 9000</strong>, che condividono componentistica e parti dei lamierati.</p>
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<h2>Fiat 500 Topolino / Simca Cinq</h2>
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<p>Conosciuta da tutti come <strong>Topolino</strong> (in realtà Fiat non ha mai ufficializzato questo nome), la<strong> Fiat 500</strong> è l’icona italiana a quattro ruote per eccellenza. Un successo enorme che porta la Casa torinese a volerla produrre anche in stabilimenti consociati. Tra le gemelle più note (e di maggiori riuscita anche in termini di vendite) la francese <strong>Simca Cinq</strong>: oltre 50 000 esemplari tra il 1937 e il 1950.</p>
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<h2>Suzuki Across / Toyota Rav4</h2>
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<p>Altri due modelli gemelli recenti (2020) sono <a href="https://www.auto.it/news/prove/2021/09/15-4699224/suzuki_across_il_suv_plug-in_hybrid_alla_prova" target="_blank" rel="noopener"><strong>Suzuki Across</strong></a>, Suv giapponese, nato dalla <strong>Toyota Rav4</strong>, operazione figlia della collaborazione due aziende hanno stretto per la fornitura incrociata di modelli destinati a mercati di diverse aree geografiche. Dalla Rac4, la Suzuki Across eredita parecchio: buona parte del design, interni, ma anche piattaforma costruttiva, meccanica ibrida plug-in e pure il sistema di trazione elettrificato, a quattro ruote motrici.</p>
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<h2>Suzuki Swace / Toyota Corolla</h2>
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<p>Altro esempio recente (2020) della collaborazione tra <strong>Suzuki</strong> e <strong>Toyota</strong> lo abbiamo con <a href="https://www.auto.it/news/news/2020/09/16-3379645/suzuki_swace_la_wagon_ibrida_per_l_europa" target="_blank" rel="noopener"><strong>Swace</strong></a> e <strong>Corolla</strong>. La prima è una station wagon che riprende stile e meccanica dalla Corolla Touring Sports Hybrid. Le differenze sono veramente minime: Suzuki, infatti, ha rivisto solamente alcuni elementi del frontale per differenziare il suo modello da quello della Toyota.</p>
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<h2>Toyota GR86 / Subaru BRZ</h2>
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<p>La più recente operazione di rebadging ce l’abbiamo con<strong><a href="https://www.auto.it/news/prove/2021/11/15-4927905/toyota_gr86_la_prova_su_strada_di_una_sportiva_di_razza_" target="_blank" rel="noopener"> Toyota GR86</a> e <a href="https://www.auto.it/news/news/2020/11/18-3628387/nuova_subaru_brz_accento_sulla_dinamica_resta_il_motore_aspirato" target="_blank" rel="noopener">Subaru BRZ</a></strong>, piccole sportive a trazione posteriore. Anche in questo caso, serve armarsi di lenti di ingrandimento per trovare le differenze: la più evidente è la calandra, più ampia quella della GR86, più sottile quella della BRZ. Qualche differenza anche sui fari e a dividerle anche alcuni chilogrammi in più per Toyota, oltre a una diversa messa a punto del motore.</p>
<p><a href="https://www.auto.it/news/attualita/2021/11/11-4914552/la_top_10_dei_concept_dal_desing_piu_radicale_di_sempre" target="_blank" rel="noopener">Belli e brutali: la top 10 dei concept dal design più radicale di sempre</a></p>

<p>Si tratta della commercializzazione di uno stesso prodotto, ma con marchi differenti: ecco i modelli più famosi</p>