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L’elettrificazione non si ferma, ma la Casa bavarese tiene aperte anche altre porte
Francesco Forni
18 gen 2022
La transizione all’elettrico si propone una tendenza irreversibile, ma qualcuno tiene ancora il piede in due staffe, almeno a medio termine.
E’ il caso di BMW, che pur con un imponente piano industriale dedicato alle vetture a batteria, con 10 milioni di auto elettriche e plug-in consegnate entro il 2030, lascia aperta la porta ai motori termici.
Le parole di Frank Weber, direttore dello sviluppo del Costruttore tedesco, a Auto Motor und Sport sono state chiare.
“BMW sta lavorando a una nuova generazione di motori benzina e Diesel, sei otto cilindri”.
Addirittura frazionamenti superiori ai quattro cilindri. Fuori dal coro, almeno quello di molte Case europee, ma Weber ha garantito sull’efficienza della prossima generazione di motori endotermici e sulla loro capacità di rispettare le norme anti-inquinamento Euro 7 che saranno proposte nei prossimi mesi.
“I limiti imposti alla emissioni si stanno uniformando in tutto il mondo. Questo ci aiuta nello sviluppo dei motori, per i quali stiamo adottando un approccio nuovo. Per contenere il riscaldamento globale occorre utilizzare powertrain elettrici e quelli termici sempre più efficienti”.
Il dibattito è aperto la fabbrica di motori bavarese (Bayerische Motoren Werke) tiene aperta la porta a tutte le soluzioni, idrogeno compreso.
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