Al ritmo di 4/5 stazioni al mese Free To X vuole rendere le autostrade un ambiente più favorevole alle BEV
01.02.2022 ( Aggiornata il 01.02.2022 09:59 )
La questione della rete di ricarica ultra veloce delle auto elettriche in autostrada è un fattore decisivo per una maggiore diffusione delle vetture a batteria. L’obiettivo del Governo di arrivare a 6 milioni di BEV in circolazione in Italia entro il 2030 è legato anche a questo traguardo.
Per questo la diffusione della ricarica ad alta potenza HPC (High Power Charge), con stalli in grado di erogare 300 KW di potenza a 4/8 colonnine che permettono tempi medi di ricarica di 15 – 20 minuti, è uno degli obiettivi di Free To X, la start-up del gruppo Autostrade per l’Italia nata nel 2021 e dedicata allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità.
Il passo confermato è di 100 stazioni entro il 2023 con un investimento di 75 milioni di euro. Il primo battesimo a maggio 2021 sulla A1 a Secchia Ovest (Modena) e a nord di Roma (Flaminia Est).
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La rete di 100 stazioni, a una cadenza di 4/5 al mese, dovrebbe garantire una presenza ogni circa 50 chilometri di autostrada, fornendo una copertura che adesso non esiste.
Tra novembre e dicembre sono diventate operative le stazioni di San Zenone Ovest e la prima in A14 (Conero Ovest). Sono in fase avanzata altri 10 cantieri: a febbraio saranno installate le colonnine a Secchia Est (A1 Bologna-Milano) e Giove Ovest in Umbria (A1 Firenze -Roma).
A marzo è prevista l’attivazione di altre cinque stazioni sulla A1 (in Campania ed Emilia Romagna) e lungo la A14. Sulla rete autostradale è garantito l’accesso a tutti i principali operatori della mobilità elettrica: possibile anche il pagamento con carta di credito, senza i rispettivi abbonamenti.
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