Rinnovo del parco auto, l’Italia è ultima tra i principali Paesi europei

Rinnovo del parco auto, l’Italia è ultima tra i principali Paesi europei

Analisi sviluppata studio dell’Osservatorio Autopromotec su dati ACI e ACEA

di Francesco Forni

22.02.2022 ( Aggiornata il 22.02.2022 10:23 )

Effetto Covid? In parte, ma non solo. Il tasso di rinnovo del parco auto circolante italiano è il più basso tra quelli dei principali mercati automobilistici europei.

In sette anni, e cioè dal 2014 al 2020, in Italia sono state immatricolate in totale poco più di 12,1 milioni di autovetture, a fronte di un parco circolante composto alla fine del settimo anno (il 2020) da circa 39,7 milioni auto.

Il parco circolante auto in Italia al 31 dicembre 2020 solo per il 30,6% è stato acquistato nei sette anni precedenti. Di conseguenza il 69,4% aveva otto anni o più. È una percentuale molto inferiore rispetto a quella rilevato nello stesso periodo in Germania (47,7%), Regno Unito (45,7%) e Francia (36,2%). 

I dati sono ricavati dallo studio dell’Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca di Autopromotec. Che ha preso in esame anche la situazione italiana con il dettaglio riferito alle grandi aree del Paese, da cui emergono forti differenze territoriali.

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Il Nord rinnova, il resto d'Italia molto meno

Il tasso di rinnovo più alto in Italia tra il 2014 e il 2020 è stato rilevato nel Nord Est ed è del 48,2%, mentre il Nord Ovest ha un tasso di rinnovo del 37,4% e il Centro del 31,1%. Molto indietro il Sud, con un tasso di rinnovo del parco circolante di autovetture di appena il 14,4%, e le Isole (14,1%).

La bassa capacità di rinnovamento continua a pesare sul parco circolante italiano, che si conferma, come sottolineato anche dall’Aci, uno dei più vecchi d’Europa. L’età media delle autovetture italiane è di 11 anni e 10 mesi e circa il 20% delle automobili circolanti è di categoria Euro 0, Euro 1 o Euro 2, ossia immatricolato da almeno 18 anni.

Giocoforza l’arretratezza del parco circolante porta a conseguenze negative sull’impatto ambientale e sulla sicurezza della mobilità. C’è la necessità quindi, ancor più che in altri Paesi, di una manutenzione puntuale ed efficiente dei veicoli in circolazione.

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