A Napoli è record di veicoli rimossi

A Napoli, da quando il servizio di rimozione veicoli è stato affidato a privati, meno di un anno, i numeri sono già schizzati alle stelle: ecco cosa sta accadendo.

Nell’arco di tempo che va dal 7 giugno 2021 al 10 febbraio 2022 nel capoluogo campano sono state rimosse ben 5.357 vetture. Una cifra record che corrisponde mediamente a quasi un migliaio di mezzi portati via ogni mese (si tratta per lo più di auto parcheggiate in spazi non consentiti, dai passi carrabili alle fermate del bus, fino alla doppia fila). A questi numeri si devono infatti sommare quasi altre 1.000 unità, le vetture “salvate” in extremis per l’arrivo del proprietario, e altre 3.000 auto abbandonate per strada.

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Un drastico cambio di rotta

E pensare che fino a poco tempo fa, il parcheggio selvaggio “impunito” era all’ordine del giorno. I carri attrezzi non si vedevano, si diceva per mancanza di personale, ma nella realtà sembra che fossero lasciati alla polvere e all’usura nei depositi, senza alcuna manutenzione. Poi la svolta: il comandante della polizia municipale Ciro Esposito propone di affidare il servizio a esterni, e per la precisione a un consorzio di imprese private. In questo modo viene stipulato un accordo che mette d’accordo un po’ tutti: ci sono degli oneri a carico del Comune ma anche guadagni (oltre alla multa, incassa anche l’8,2% dei ricavi di rimozione e custodia), mentre le ditte del consorzio hanno tutto da guadagnare, visto l’alto numero di auto da portare via.

Quanto costano le multe

Ma per riavere il proprio mezzo, quanto deve pagare un cittadino? Si parla di 42 euro di quota fissa (che sale a 63 con mezzi più pesanti), a cui si aggiungono 4 euro per ogni chilometro che il carro attrezzi ha fatto per trasportare il veicolo dal luogo di rimozione al deposito. Inoltre ci sono i costi di custodia: 4 euro al giorno per i primi tre giorni, che successivamente diventano 6,50 euro. Con i mezzi superiori a 1,5 tonnellate le cifre raddoppiano. E poi c’è la variabile multa: come detto, si parte da 42 euro come cifra base, ma si può arrivare fino a 328 euro a seconda dell’infrazione.