Jaguar C-Type Continuation, ecco il primo esemplare

Jaguar C-Type Continuation, ecco il primo esemplare

Realizzata dal Jaguar Classic Works. Ogni veicolo richiede 3.000 ore di costruzione specialistica

04.07.2022 ( Aggiornata il 04.07.2022 09:43 )

Jaguar Classic ha portato a termine la costruzione della prima C-type Continuation. Presso lo stabilimento Jaguar Classic Works di Coventry, la produzione di questi modelli a edizione limitata procede. Prima della consegna al suo proprietario, la prima C-type Continuation ha completato una serie di test preliminari.

A seguito di un processo costruttivo che richiede 3.000 ore di tecniche artigianali intensive e altamente qualificate, ogni vettura viene sottoposta ad almeno 250 miglia di test fisici da parte degli ingegneri di Jaguar Classic.

Il primo modello Continuation, rifinito con una colorazione Pastel Green e con sedili in pelle Suede Green, trae ispirazione all’originale Jaguar C-type che vinse il Reims Grand Prix Meeting del 29 giugno 1952, percorrendo 224 miglia e completando i 50 giri previsti dal circuito.

Questa vettura fu la prima C-type equipaggiata con freni a disco a vincere una competizione internazionale. Dopo averla guidata in gara, il pilota Stirling Moss convinse Jaguar ad implementare questa pioneristica tecnologia che all’epoca era in fase di sviluppo. La vittoria a Reims fu un’anticipazione del dominio della C-type alla 24 Ore di Le Mans dell’anno successivo, così come della supremazia di Jaguar nelle competizioni sportive degli anni 50.

Le parole di David Foster, Head of Engineering di Jaguar Land Rover Classic

“Per realizzare la nostra prima C-type costruita a mano, abbiamo impiegato disegni originali, moderne tecniche 3D e 3.000 ore di qualificate abilità artigianali, segnando di fatto un momento storico di fondamentale importanza per Jaguar Classic.

“Le nostre esclusive C-type Continuation presentano le innovazioni e le specifiche tecniche dell’ultima auto vincitrice a Le Mans nel 1953, inclusa la configurazione dei freni a disco Dunlop che contribuì alla vittoria di Reims del 1952.

Ogni C-type offre ai clienti un’esperienza di guida davvero unica, a partire dalla distintiva procedura di avviamento dell’auto che il nostro team ha volutamente mantenuto secondo le specifiche originali.”

Realizzati a mano presso la sede Jaguar Classic Works di Coventry, tutti i modelli C-type Continuation saranno costruiti secondo le specifiche delle vetture del 1953. La prima versione completata è stata sottoposta ad una serie di test preliminari ed ora il team di Jaguar Classic non attende altro che consegnare l’auto al suo entusiasta proprietario.

Grazie ad un lavoro basato su ricerche approfondite, moderne tecnologie e grandi competenze ingegneristiche, il team di Jaguar Classic ha contribuito a riportare in vita l’eredità storica di Jaguar. Con l’ausilio di un’avanzata modellazione CAD, ogni unità viene realizzata utilizzando le metodologie e le tecniche costruttive originali, garantendo in questo modo alle vetture di rispettare le autentiche delineazioni della C-type.

I clienti hanno la possibilità di scegliere tra 12 diverse colorazioni per la carrozzeria esterna, tra cui il Pastel Green di questa vettura, il British Racing Green e il Pastel Blue con decalcomania a contrasto. Per gli interni sono previste 8 differenti tonalità di pelle.

I modelli Continuation sono omologati dalla FIA e abilitati a partecipare a tutti gli eventi riservati alle auto storiche, compresa la Jaguar Classic Challenge, che si svolge su tutta una serie di circuiti, tra cui Le Mans e Silverstone.

Potrebbe interessarti: Tutte le Jaguar, nuove e usate, presenti sul listino

Jaguar C-Type Continuation, ecco il primo esemplare

Jaguar C-Type Continuation, ecco il primo esemplare

La produzione degli esclusivi modelli Continuation avviene presso l’innovativo impianto Classic Works ed ogni veicolo richiede 3.000 ore di costruzione specialistica

Guarda la gallery

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese