Il colosso giapponese, come altri Costruttori, prospetta al ribasso le stime di produzione.
3 novembre
Toyota alzerà i prezzi delle sue auto in Europa e negli USA. Non sarà uno shock, in ogni modo non farà felicissimi i suoi potenziali clienti.
Il colosso giapponese ha rivisto al ribasso le stime di vendita per il futuro. Da 8,55 a 8,25 milioni di auto per l’anno fiscale, che finirà il 31 marzo 2023.
Un rallentamento dovuto alla situazione geopolitica, agli strascichi di quella sanitaria, alla crisi delle semiconduttori e dell’energia. Una serie di fattori che ha frenato la produzione e anche i margini di guadagno.
“La Casa sta lavorando tutti i giorni per trovare il giusto livello di prezzi, per le proprie vetture, sulla base delle nuove condizioni del mercato automotive, cosi da permettere di essere una realtà ancora redditizia, ma pur sempre a buon mercato. Ma non pensiamo che questo squilibrio tra domanda e offerta di microchip migliorerà nel prossimo futuro, inoltre il coronavirus è ancora presente e le prospettive rimangono poco chiare. Questa situazione incerta probabilmente continuerà nel prossimo anno fiscale”.
Un colpo al cerchio e uno alla botte. Non sono momenti facili a livello globale, per la domanda e per l’offerta.
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