Volkswagen, l'indimenticabile Golf A59 ha rubato la scena al SEMA

Volkswagen, l'indimenticabile Golf A59 ha rubato la scena al SEMA

L'auto, che doveva essere destinata al rally, doveva essere prodotta in serie ma non fu mai realizzata. Di lei restano solo 2 prototipi, di cui uno guidabile

di Redazione

07.11.2022 ( Aggiornata il 07.11.2022 18:49 )

Di ciò che non si riesce a realizzare si avrà sempre pensiero. Tanti possono essere i motivi per non essere arrivati all'obiettivo prefissato, ma questo non vuol dire che non ci si possa “fantasticare” sopra. È il caso della Volkswagen Golf “Rallye” A59, riportata in scena – o meglio il suo prototipo – in occasione del SEMA 2022 e che sembra aver avuto molti più occhi puntati addosso di quanto ci si aspettasse, considerato che sia un'auto “avanti con l'età”.

Quando il marchio creò questa Golf A59, l'obiettivo era quello di testare un sistema di trazione integrale a controllo elettronico; molti pensieri si erano fatti su di lei, uno fra questi l'essere una potenziale auto da rally di Gruppo A. Seppur il prototipo sia stato omologato, questo non è mai entrato però in produzione.

La Volkswagen Golf "Rallye" A59 mai realizzata

La Volkswagen Golf "Rallye" A59 mai realizzata

In occasione del SEMA 2022, Volkswagen ha portato in scena la Golf "Rally" A59 creata negli anni '90. Obiettivo del marchio era inserirla, al tempo, nei rally, ma l'auto non è mai stata prodotta in serie e di essa rimangono solo 2 prototipi, uno di questi guidabile.

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A59: com'era?

La Golf è indubbio un veicolo da rally dai tratti decisamente estremi. Le prese d'aria laterali, i condotti e i rigonfiamenti sulla carrozzeria, oltre alle prese d'aria asimmetriche sul cofano, fanno subito saltare all'occhio l'importanza dello scopo a cui l'auto era destinata. I cerchi in lega a cinque razze da 16 pollici su cui è montata la vettura sono notevoli. L'A59 vantava un propulsore turbo a quattro cilindri da 2,0 litri ed era in grado di erogare 271 CV, un risultato considerevole per un mezzo degli anni '90. Il risultato, però, era che tutta questa potenza passava attraverso un sistema di trazione integrale controllato da un computer e un differenziale a slittamento limitato a controllo idraulico che avrebbe mantenuto il tutto più piantato.

Focus del team era avere un'auto che fosse molto leggera, con addirittura un portellone posteriore in plastica, un parabrezza posteriore, finestrini laterali posteriori e un cofano in vetroresina leggero; anche il blocco motore sottostante era stato realizzato in alluminio per contenere il peso. L'auto è stata dotata di un roll-bar, di un quadro strumenti digitale all'avanguardia con display e un sistema di estinzione incorporato affinché potesse essere 100% pronta per essere lanciata nel rally. Ma il suo destino non si rivelò essere questo. La Golf infatti non è stata mai realizzata e di lei sono rimasti solo due prototipi, uno di questo guidabile.

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