Assicurazioni: rischio quadruplicazione premi polizze

Assicurazioni: rischio quadruplicazione premi polizze

Secondo Assoutenti e Movimento Consumatori questo rischia di aumentare il tasso di evasione assicurativa

di Redazione

22.11.2022 ( Aggiornata il 22.11.2022 10:24 )

Niente di buono sul fronte assicurazioni. A quanto pare dal prossimo 1 gennaio 2023, per 2 milioni di assicurati più o meno, e molti titolari di assicurazioni per ciclomotori, c'è il rischio quadruplicazioni dei premi delle polizze Rc auto derivanti dall'introduzione di una norma introdotta ad agosto con la Legge sulla Concorrenza e che obbliga le imprese estere operanti in Italia ad adottare la procedura di risarcimento diretto.

La preoccupazione riguardo ciò che ci si aspetta è arrivata al punto tale che ha fatto scaturire un grido d'allarme da parte di Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti, e Alessandro Mostaccio, Segretario Generale del Movimento Consumatori, che intendono portare il caso in discussione con procedura d'urgenza al CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) presieduto dal Ministro Urso.

Richiesta di sospensione lavori

In questa direzione nei giorni scorsi è stato chiesto al Comitato per la definizione dei parametri economici per la procedura di risarcimento diretto insediato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (composto dai rappresentanti del Ministero, dell'Ivass, dell'Ania, della Consap e delle associazioni dei consumatori) la sospensione dei lavori e il loro rinvio dopo una profonda revisione dei criteri risarcitori, come peraltro richiesto dalla stessa Ivass durante l’audizione parlamentare lo scorso marzo.

Lasciare 2 milioni di assicurati in balia di un aumento esponenziale dei premi e minare profondamente il concetto di mutualità che si vede "sovraccaricato" di altri 400 milioni di euro per il venir meno di decisivi elementi concorrenziali – sostengono Assoutenti e Movimento Consumatori.

Furio Truzzi e Alessandro Mostaccio dicono che “Il risarcimento diretto fa acqua da tutte le parti, una misura che doveva favorire gli assicurati ma si è trasformata in un ginepraio di vessazioni che ha alterato profondamente la struttura del mercato assicurativo, minando il patto di fiducia tra assicurazioni e assicurati

Truzzi e Mostaccio concludono spiegando che “Il sistema del forfait tra compagnie va profondamente rivisto e va ripristinato un minimo principio di concorrenza: non devono essere le imprese estere sottoposte all’obbligo di adottare una procedura come il risarcimento diretto ritenuta facoltativa dalla Corte costituzionale tre lustri fa, ma si deve rendere tale procedura facoltativa per tutte le assicurazioni e per tutti gli assicurati”.

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