Targa di prova: come sfruttarla a vostro vantaggio

Targa di prova: come sfruttarla a vostro vantaggio

Ecco tutto quello che c’è da sapere per potersi dotare di una targa di prova, su quali veicoli può essere montata, e quali inaspettati vantaggi offre

di Redazione

22.11.2022 ( Aggiornata il 22.11.2022 10:40 )

Approfondiamo l’argomento delle targhe di prova, quelle da applicare al posto della targa normale se il mezzo già immatricolato oppure per a un veicolo privo di targa. La targa di prova è facilmente riconoscibile perché reca su fondo bianco due caratteri alfanumerici, seguiti dalla lettera P e da altri cinque caratteri alfanumerici.

A cosa serve la targa di prova e chi può richiederla

La targa di prova ha molteplici utilizzi. Serve ad esempio per il collaudo di un veicolo non immatricolato, per effettuare prove tecniche, eventuali dimostrazioni ma anche per questioni legate alla vendita e trasferimenti. Non possono adottarla solo i veicoli ma anche moto, rimorchi, mezzi agricoli. È subito chiaro, visti gli usi per cui è pensata, che non tutti possono fare richiesta di una targa di prova. A poterlo fare sono innanzitutto le aziende che per la loro attività commercializzano i veicoli che abbiamo in precedenza menzionato. Vi sono poi le aziende che si occupano dei trasferimenti su strada di mezzi non ancora in possesso della targa definitivi (dunque di mezzi non ancora immatricolati) fino a una distanza massima di 100 Km. Vi sono poi le aziende produttrici di carrozzerie e pneumatici, gli enti pubblici e privati che fanno test e sperimentazioni, i produttori di sistemi o dispositivi di equipaggiamento di veicolo a motore e rimorchi che prevedano l’aggiornamento del libretto di circolazione. Infine, le officine.

Targa di prova: dove richiederla

La richiesta deve essere fatta alla Motorizzazione Civile. Per farla occorrono alcuni passaggi. Innanzitutto è necessario ottenere l’attestazione di iscrizione al Registro delle Imprese dell’azienda che richiede la targa o presentare la relativa autocertificazione. Il passo seguente è quello di pagare alcuni bollettini che vi saranno dati alla Motorizzazione o all’Aci per un totale di 60,57 euro. Infine andrà compilata la domanda, attraverso il modello TT2129 da presentare agli uffici provinciali della Motorizzazione Civile dove risiede il richiedente. Questi è chi farà uso della targa di prova e può anche non essere il proprietario del mezzo.

Targa di prova: assicurazione e multe

Qualsiasi veicolo già immatricolato per circolare su strada deve essere assicurato. Quindi anche i veicoli con targa di prova, con un costo leggermente differente in base alla Regione di residenza. Ve ne sono di tre tipi: quella giornaliera, per un uso sporadico, quelle mensile, per chi ha necessità di usarla per più tempo e, infine, quelle per flotte aziendali e grandi parchi auto.
Chi fa uso improprio della targa di prova – ad esempio per scopi non consentiti dalla legge – commette infrazione e quindi è soggetto a contravvenzione. La multa in questi casi va da 87 a 344 euro.

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