Il 2022 termina con in negativo, mentre la transizione verso l'elettrico continua a essere molto difficile: ecco tutti i numeri
04.01.2023 ( Aggiornata il 04.01.2023 10:06 )
Se si considerano i canali di vendita, nel 2022 la domanda espressa dai privati ha subito una flessione del -15,7% e un ridimensionamento della rappresentatività scesa al 58,9% del totale (dicembre +7,6%, q.d.m. 53,4%); anche le società sui dodici mesi hanno perso il -13,9%, con una quota al 13,5% (a dicembre -7,5% e rappresentatività al 14,2%). Per quanto riguarda il noleggio, invece, è stato l’unico canale che ha tenuto, portando a terminare l’anno in crescita del +9,5% e quota del 27,6% (dicembre +79,7%, quota 32,4%): nello specifico il noleggio a lungo termine ha segnato una performance di crescita annua pari a +20,9%.
Nell’arco di tutto l'anno 2022 flettono le alimentazioni, a eccezione delle ibride non ricaricabili (+6,7%) che raggiungono il 33,4% di quota, e del GPL (+10,4%, quota a circa il 9%). Al contrario, le vetture elettriche registrano nell’intero 2022 una diminuzione del -26,9%, attestandosi ad una rappresentatività del 3,7% (circa un punto percentuale in meno sul 2021) e le plug-in con un decremento del -5,8% (quota al 5,7%). Nel confronto con il 2021, benzina e diesel perdono rispettivamente il -16,2% e -20,2%, con una rappresentatività del 27,7% e 19,7%. Il metano conclude l’anno a -65,8% e non raggiungendo neanche l’1% del mercato totale.
Negli ultimi tre giorni di dicembre è stato immatricolato il 28,3% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di Case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato circa l’8,9% dei volumi di vendita mensili, in flessione del -17,6% sui volumi dello stesso mese dello scorso anno. Nell’anno le auto-immatricolazioni hanno inciso per l’8,5% sul totale dell’immatricolato, in calo del -23,1% sul 2021.
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