Lamborghini e il V12: storia di un amore... aspirato

Lamborghini e il V12: storia di un amore... aspirato

In attesa di scoprire l'evoluzione ibrida, ripercorriamo i cambiamenti e i modelli che hanno visto protagonista il dodici cilindri di Sant'Agata, uno dei motori più iconici di sempre

di Redazione

19.01.2023 ( Aggiornata il 19.01.2023 09:38 )

Il V12 della Miura

Grazie alla soluzione del doppio albero a camme in testa per ogni bancata, una prima assoluta sui motori destinati alle vetture di serie, l'angolo della V del motore poteva essere ampliato, con la conseguente possibilità di abbassare il baricentro. Sulla Miura si decise per la disposizione trasversale centrale-posteriore per ottenere una migliore distribuzione dei pesi e per poter ridurre il passo della vettura. Scatola del cambio e alloggiamento del differenziale vennero integrati all'interno del gruppo propulsore, contribuendo a rendere la Miura più compatta.

Primo aggiornamento per la Countach

In seguito, nell'ottica di un ulteriore miglioramento della distribuzione dei pesi, a per la Countach venne utilizzato lo stesso motore ma con un diverso layout, ricollocandolo in posizione centrale-posteriore e ruotandolo di ulteriori 90°, in pratica di 180° rispetto alla prima 350 GT, montando il cambio davanti al motore, sostanzialmente dentro l'abitacolo. Nella sua ultima versione, il motore della Countach è arrivato ad avere a una capacità di 5,2 litri.

Il V12 a trazione integrale con la Diablo VT

Nel 1985 si comincia a lavorare sullo sviluppo del V12 in previsione del suo impiego sulla Diablo, che debutterà nel 1990 con il motore portato a 5,7 litri di cilindrata e capace di 492 cv a 6.800 giri/min. La Diablo, nella sua versione VT presentata nel 1993, è stata la prima Lamborghini ad essere disponibile anche nella versione a 4 ruote motrici. La Diablo SV-R, invece, è nata per correre nel Super Sport Trophy che fece il suo debutto come gara di contorno alla 24 Ore di Le Mans del 1996. Furono 32 le Diablo SV-R a partecipare a quello che è stato il più grande programma racing Lamborghini di sempre prima dell'inizio del campionato Super Trofeo nel 2009. La Diablo GT del 1998 ha portato alcuni ulteriori importanti aggiornamenti tecnici al motore. In particolare, l'adozione di un corpo farfallato singolo per ogni cilindro, una scelta dettata dalla volontà di migliorare la reattività del motore ai comandi dell'acceleratore.

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