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L’intesa comprende pure i lavoratori Iveco, Cnh e Ferrari: oltre all’aumento salariale, anche la volontà diventare un’impresa di mobilità sostenibile
8 mar 2023
Dopo quattro mesi di trattative, è stato raggiunto un accordo tra Stellantis e le Organizzazioni Sindacali Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm e AQCFR sul rinnovo del contratto per i lavoratori italiani del gruppo Stellantis, Iveco, Cnh e Ferrari. Al centro dell’accordo l’aumento del salario per i lavoratori - è stato infatti concordato un aumento medio mensile nel biennio di 207 euro lordi - ma anche la valorizzazione del sistema di partecipazione nelle relazioni industriali e sindacali e alcuni interventi sulla parte normativa. Non solo: tra le novità dell’accordo, anche la creazione di un Osservatorio Nazionale delle Politiche Industriali e Organizzative con l’obiettivo di controllare la trasformazione dell’azienda sulla scia della transizione ecologica, elemento questo che rafforza l’impegno a diventare un’impresa tecnologica di mobilità sostenibile raggiungendo le zero emissioni nette da carbonio entro il 2038.
Gli aumenti salariali si giostrano su più fronti: strutturale, congiunturale e quello legato alla strategia di profit sharing annuale dell’azienda che ha consentito di distribuire nel 2022 un ammontare record di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo (ovvero circa 1.879 euro lordi a testa). Nei primi due anni di applicazione del contratto collettivo specifico di lavoro 2023-2026 è previsto un aumento economico dell’11%, a cui verranno aggiunti un aumento dell’istituto “indennità funzioni direttive” per i Professional, l’erogazione di 400 euro “una tantum” in due tranche (la prima ad aprile, la seconda a luglio) e di 200 euro in beni e servizi welfare disponibili per i dipendenti tramite la piattaforma dedicata, questi ultimi previsti per il 2023.
“A soli due mesi dalla scadenza siamo riusciti a rinnovare con Cnh Industrial, Ferrari, Iveco e Stellantis il contratto collettivo specifico di Lavoro, garantendo una tempestiva tutela salariale ai lavoratori e la doverosa continuità ad un sistema di relazioni industriali che è nato nel 2010 come contratto Fiat e che in questi anni ha protetto i lavoratori dell’industria dell’auto anche nei momenti più difficili”, dicono Rocco Palombella e Gianluca Ficco della Uilm. “Entrambe le parti - ha fatto sapere Giuseppe Manca, Responsabile HR per Stellantis Italia - hanno dimostrato un uguale impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i tre precedenti quadrienni di applicazione del CCSL. Con il contesto nazionale e internazionale che stiamo vivendo, ricco di difficoltà e di sfide, abbiamo trovato insieme le soluzioni che potranno proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori e dell’Azienda sul fronte della competitività delle realtà italiane”.
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