Drifting, tutti pronti per la gara di derapate?

Drifting, tutti pronti per la gara di derapate?

Regola numero uno: non far mai prendere aderenza alle ruote posteriori. Scopriamo le regole delle gare di drifting.

di Redazione

27.03.2023 ( Aggiornata il 27.03.2023 11:10 )

Probabilmente in Italia non sono in tanti a conoscerle, eppure le gare di drifting sono in grado di coinvolgere migliaia di appassionati di motori. Si tratta di gare di derapate che si svolgono in circuiti oppure su tracciati e che vedono i piloti impegnati nel controllare le macchine che “vanno alla deriva”. Già, perché in inglese “to drift” significa proprio questo. Declinato nel mondo dei bolidi a quattro ruote significa tener premuto l’acceleratore per sgommare a più non posso. Ed è proprio questo a dare la vittoria.

 

Le regole del drifting

I piloti devono percorrere il circuito, realizzato con un susseguirsi di curve di varia ampiezza senza mai far riprendere aderenza alle ruote posteriori, neppure fra una curva e l’altra. Questa è la prima e più importante regola. Durante la performance occorre tenere la macchina con un angolo di sbandata il più accentuato possibile. Inoltre non bisogna mai tenere allineate le ruote anteriori con quelle posteriori (in pratica la macchina deve essere sempre in derapata). Sempre nell’ottica di guadagnare più punti possibili, in curva occorre far sbandare la vettura mantenendo comunque il più possibile una traiettoria ideale di percorrenza. Infine, è necessario essere veloci e fluidi durante l’esecuzione.

 

Dal… Giappone con furore

A differenza di quanto si possa pensare, le gare di drifting non nascono in America ma in Giappone negli anni ‘70 e si sono quindi diffuse praticamente in ogni altro Paese, tanto che oggi a livello internazionale vi sono oltre 200 competizioni. In Italia si corre il Campionato Italiano di Drifting nelle categorie Racing Pro, Racing Pro 2 e Street Open. In ogni competizione, di qualsiasi categoria, dopo alcuni turni “di ambientamento”, si procede alle qualificazioni e poi alla gara vera e propria. Le sfide vedono all’inizio un singolo concorrente in gara, poi si parte con le sfide due vs due, in due manche: nella prima è davanti un pilota, nella seconda l’altro. Chi sta dietro non deve sorpassare l’avversario ma stargli il più vicino possibile senza urtarlo.

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