Parco auto italiano sempre più vecchio e mercato depresso

Parco auto italiano sempre più vecchio e mercato depresso

L'Annuario ACI 2023 analizza una situazione critica, nonostante una spesa sempre più salata e un gettito fiscale che sfiora i 60 miliardi

di Francesco Forni

26.04.2023 ( Aggiornata il 26.04.2023 09:18 )

L'auto in Italia invecchia e costa sempre di più. Prevedibile, ma non incoraggiante lo scenario riportato dall'Annuario ACI 2023, con un mercato ai minimi, un parco circolante sempre più anziano e costi ancora aumentati.

Nel 2022, il mercato auto italiano è crollato ai minimi storici

Dopo la ripresa post-Covid registrata nel 2021, infatti, le prime iscrizioni sono state poco più di 1.330.000, quasi pari al 1.310.000 del 2013. Rispetto al 2021, la diminuzione è stata di oltre il 12%. Valori lontanissimi non solo dagli anni di maggiore sviluppo del settore (prima decade anni 2000) - quando le prime iscrizioni al PRA superavano quota 2mln - ma anche rispetto agli ultimi anni pre-Covid (2017-2019), quando si sono registrate circa 1,9mln di immatricolazioni. 

Auto sempre più vecchie

Il parco circolante italiano è sempre più vecchioL’età media delle auto è, infatti,pari a 12 anni e 6 mesi4 mesi in più rispetto al 2021. Poco meno di 1 su 5 (il 17% del totale), le Euro 0-1-2, che hanno almeno 19 anni. Sempre più vecchie anche le rottamate, con un’età media di 18 anni e 2 mesi: 9 mesi in più rispetto al 2021. 

Una spesa sempre più alta per le quattro ruote

Nel 2022, per le loro auto, gli italiani hanno speso più di 148 miliardi di euro10 miliardi in più rispetto al 2021 (+6,9%). La spesa maggiore è stata rappresentata dal binomio acquisto-ammortamento del capitale e dai carburanti: 41 mld per ciascuna di queste due voci. Seguono manutenzione e riparazione: poco meno di 27 miliardi

Rispetto al 2021, aumentano tutte le voci di costo ad eccezione di quella per la RCAin diminuzione di circa 200 milioni di euro (-2%). La spesa media per l’utilizzo di un’auto è stata di circa 3.700 euro: quasi 200 euro in più (+5,7%) rispetto al 2021. 

In calo del 5,6% rispetto al 2021, la componente fiscale, con un gettito totale di poco superiore ai 58 miliardi di euro. Ancora una volta, l’entrata maggiore per l’erario è quella derivata dalla vendita dei carburanti (31 mld), sebbene in decisa diminuzione rispetto al 2021 a causa dei tagli alle accise decise dal governo nel corso del 2022. Seguono IVA su acquisto veicoli (6,9 mld) e tassa automobilistica (6,7 mld).

Auto un rapporto pro-capite sempre in crescita

Sempre più alto il rapporto autovetture/popolazione: 681 auto ogni 1.000 abitanti. Rapporto che – se si considera il totale dei veicoli - sale a 910 ogni 1.000 abitanti. Entrambi valori in crescita rispetto al 2021, che fanno dei due indici italiani i più alti in Europa.

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