Mercato auto, crescita del 26,8%: il problema restano le elettriche

Mercato auto, crescita del 26,8%: il problema restano le elettriche

Seppur con dati molto positivi, non si è ancora tornati ai dati pre-pandemici. Per le auto elettriche si chiedono invece gli incentivi

di Redazione

03.05.2023 ( Aggiornata il 03.05.2023 10:03 )

Il mercato auto procede bene, con dei numeri positivi registrati in grado di far dare un respiro al settore. Se si paragona l'inizio del 2023 con quello del 2022, gli ottimi risultati si notano subito: sono infatti state vendute 552.850 auto, pari al 26,89% in più dello stesso periodo dell'anno precedente, che non era stato proprio florido per il mercato sia in Italia che in tutta Europa.

Come però dice il Centro Studi Promotor, la situazione ha iniziato a migliorare da agosto 2022, soprattutto perché i problemi legati alla carenza di componenti sono diminuiti e, di conseguenza, le vetture possono essere consegnate.

Problemi con l'elettrico

Per quanto si possa essere entusiasti del nuovo scenario, la situazione non è ancora tornata ai vecchi fasti pre-pandemici. Infatti, rispetto al 2019, le immatricolazioni del primo quadrimestre sono ancora in calo del 22,5%. Se invece parliamo per gruppi automobilistici, quelli che aumentano di più sono: Stellantis (+24,6%), Volkswagen (+34,6%) e Renault (+68,71%), che detiene il primato.

I veicoli a benzina salgono al 29,2% di quota di mercato, mentre il diesel diminuisce al 19,7%. Il problema rimangono le elettriche, che ancora non ingranano. Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, si è così espresso: "In tutta l'Unione Europea cresce la quota delle auto elettriche che nei principali paesi è già da tempo a due cifre, mentre in Italia siamo ancora ben lontani. Il Governo ha dichiarato di voler rivedere il sistema degli incentivi che sta dando risultati molto modesti proprio per auto elettriche e dintorni, ma alle parole non sono ancora seguiti i fatti".

È intervenuta anche Federauto, la federazione dei concessionari, che constata "uno stallo nell'impiego delle risorse Ecobonus destinate a favorire gli acquisti di vetture a zero o bassissime emissioni". La proposta dell'Unrae è di ripensare una formulazione del sistema incentivi e chiede "la convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie". Per ultima si è espressa l'Anfia la quale invita a evitare "l'effetto attesa degli incentivi che potrebbe fare rallentare il mercato e chiede la loro rimodulazione per l'acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni, ma anche di provvedere alla riallocazione degli oltre 250 milioni avanzati dall'ecobonus 2022".

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