Addio al superbollo: le polizze Rc potrebbero diventare troppo costose?

Addio al superbollo: le polizze Rc potrebbero diventare troppo costose?

Secondo il presidente di Federcarrozieri, Davide Galli, questo è "una tassa del tuto iniqua e sbilanciata”, ma questo potrebbe portare a prezzi più cari

di Redazione

29.05.2023 15:00

Fino a questo momento, e dal 2011 – anno in cui è stato promosso - le vetture con una potenza superiore ai 185 kW pagavano il superbollo, una tassazione che in tutti questi anni è costata in totale 1,2 miliardi di euro ai proprietari di queste specifiche auto. Il superbollo auto, ricordiamo, è un pagamento di 20 euro per ogni kW di potenza del veicolo che ha le caratteristiche sopramenzionate.

Adesso, però, la voce messa in circolo è di una sua abolizione, seppur sia una notizia che stia sollevando molte polemiche. A condurre due ricerche nell'ambito sono rispettivamente da Aiped e Federcarrozzieri, i quali hanno affermato che un possibile scenario futuro vedrebbe dei benefici sulla tassazione con delle polizze Rc Auto più costose e anche meno sicure.

I pareri

Secondo Federcarrozieri, il superbollo ha provocato "pesanti anomalie nel mercato italiano dell'auto”. Il presidente, Davide Galli, dice che questo è "una tassa del tuto iniqua e sbilanciata”, perché “nelle regioni che non prevedono già esenzioni totali di bollo e superbollo per auto elettriche o ibride, le automobili di nuova generazione e con motori ibridi, pur superando abbondantemente i 185 kW di potenza, non sono tenute al pagamento del balzello”. Rc Auto, invece, dice che i prezzi in futuro potrebbero essere eccessivamente alti e le prestazioni dei servizi potrebbero invece peggiorare.

A essere prese di mira sono poi le nuove tecnologie: "L'Intelligenza Artificiale sta progressivamente sostituendo l'attività sul campo dei periti assicurativi: l'utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto, perizie in authority, videoperizie e addirittura il crescente ricorso alla IA (intelligenza artificiale) da parte delle compagnie di assicurazioni" non solo "pone seri dubbi sulla compatibilità di tali modalità operative".

Luigi Mercurio, presidente Aiped, dice che "una perizia svolta da remoto o tramite IA, oppure condotta da operatori non qualificati, non consente di accertare con precisione la complessità di un danno da sinistro stradale”. E perciò, nell'eventualità di una sottostima dei danni, “l'assicurato riceverà un risarcimento inferiore a quello cui avrebbe diritto”. In caso di sovrastima, invece, “la compagnia subirà un maggiore costo che sarà scaricato sugli utenti finali attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, che negli ultimi mesi, come certifica anche l'Istat, hanno ripreso a crescere".

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