Auto o computer? Dal 2024 in Europa l’antivirus obbligatorio a bordo

Auto o computer? Dal 2024 in Europa l’antivirus obbligatorio a bordo

Le vetture sono sempre più tecnologiche e richiedono adeguate protezioni, come hanno stabilito due nuovi regolamenti europei

di Redazione

06.06.2023 ( Aggiornata il 06.06.2023 12:52 )

La tecnologia è ormai parte integrante di una vettura. Ne definisce funzioni, prezzo e perfino lo stile. Ma la troppa tecnologia, a volte, si scontra con un altro fattore, altrettanto importante, ovvero la sicurezza. E non solo sicurezza fisica, ma anche sicurezza informatica. Insomma, in parole povere, possiamo affermare che le auto di ultima generazione sono diventate dei computer, e di conseguenza necessitano di una protezione adeguata per non incorrere in attacchi informatici. Per questo motivo, la Commissione Europea è intervenuta sull’argomento con due nuovi regolamenti, il numero 155 e il numero 156. L’obiettivo? Standardizzare i sistemi antivirus delle auto. Ma la faccenda non è così semplice come si possa pensare.

Cosa dicono i nuovi regolamenti

I due nuovi regolamenti (chiamati Disposizioni uniformi relative all'omologazione dei veicoli per quanto riguarda la sicurezza informatica e il sistema di gestione della sicurezza informatica) sono già entrati in vigore per tutti i nuovi modelli presentati da luglio 2022 e saranno obbligatori per tutti i nuovi veicoli realizzati da luglio 2024, visto che ai regolamenti europei gli stati membri, e le relative aziende, devo rigorosamente adattarsi.

Il numero 155 e il numero 156 prevedono che sia necessario riscrivere alcune parti del codice interno di gestione dei sistemi per evitare che malware entrino nel sistema informatico delle auto. Regolamenti che coinvolgono i vari settori della catena di produzione di un veicolo, e ovviamente anche la fornitura di aggiornamenti software.

Il problema software

Naturalmente, quando a essere interpellati sono numerosi attori in gioco, non è semplice mettere d’accordo tutti. Per esempio, la Case automobilistiche, sebbene in completo accordo sul dotare le vetture di sistemi di sicurezza informatica, hanno qualche dubbio sulle richieste dei nuovi regolamenti che chiedono di modificare i sistemi attuali. Ciò, ovviamente, comporta una serie di investimenti economici importanti e anche di parecchi aggiornamenti da parte delle aziende produttrici di software. Il risultato? Se alla base si prevedono maggiori costi, questi andranno a finire direttamente sul prezzo di listino dell’auto, e quindi a discapito del futuro proprietario.

Sul tema è intervenuto il CEO del Gruppo Volkswagen, Thomas Schafer, riferendosi al caso della citycar elettrica e-UP!, che a metà del 2024 uscirà di produzione per sempre: “Per mantenerla in produzione avremmo dovuto integrare un'architettura elettronica completamente nuova. Sarebbe stato troppo costoso. Quindi è stato meglio sviluppare subito una nuova vettura”.

Fermo restando che la sicurezza va sempre messa al primo posto, bisogna dare il giusto tempo alle aziende di dotarsi dei sistemi più aggiornati senza gravare troppo sulle tasche dei consumatori.

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