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Ares Panther Evo, il ritorno della De Tomaso Pantera

Evoluzione della Progetto Uno Panther Evo si aggiorna per design e soluzioni tecniche. La base è sempre la Lamborghini Huracan

Ares Panther Evo, il ritorno della De Tomaso Pantera

Gianluca GuglielmottiGianluca Guglielmotti

28 lug 2023

De Tomaso Pantera, iconica coupé a motore centrale degli anni ’70, (ri)torna in chiave moderna grazie ad Ares Modena. L’azienda emiliana, già artefice della splendida Progetto Uno su base Lamborghini Huracán, ha appena presentato una versione aggiornata e ancor più prestazionale del tributo italiano: si tratta di Ares Panther Evo

Retro-futurismo

Rispetto alla Progetto Uno, la Panther Evo sfoggia una linea più attuale e dinamica, con inediti gruppi ottici e soluzioni aerodinamiche raffinate – come le prese d’aria sopra al vano motore aggiornate - che portano il valore di Cx a 0,329 (a 250 km/h). La carrozzeria, realizzata interamente in fibra di carbonio, cela un telaio ibrido in carbonio e alluminio: entrambe le soluzioni consentono il miglior bilanciamento tra contenimento delle masse (il peso a secco è di 1.423 kg) e resistenza alle sollecitazioni. Al posteriore, oltre alle sottilissime luci LED – che sostituiscono quelle di derivazione Corvette C7, forse l’elemento più discusso della Progetto Uno – spicca il nuovo impianto di scarico con doppio terminale centrale. Cambiamenti anche in abitacolo, con interni ridisegnati e rivestimenti in pelle nappa e Alcantara, come la Pantera originale. Al centro del tunnel, poi, la stessa leva del cambio ad H del precedente modello: non si tratta di una trasmissione manuale, ma di una soluzione “retrò” per la gestione del cambio automatico Lamborghini Ldf a doppia frizione e sette rapporti. Lo si intuisce facilmente dalla presenza dei paddle dietro al volante.

Ares Panther Evo, l’urlo del V10

A livello tecnico, il propulsore rimane quella della vettura di base, la Lamborghini Huracán EVO: si tratta del 10 cilindri a V ad aspirazione naturale da 5,2 litri preparato ad hoc da Ares Modena. I lavori specifici di messa a punto hanno permesso di raggiungere ben 650 cv a 8.250 giri/min e oltre 600 Nm di coppia a 6.500 giri/min erogati sulle quattro ruote. Tali valori consentono di scattare da 0 a 100 km/h in 3,1 secondi, per 325 km/h di velocità massima. In abbinamento a prestazioni così elevate, l’impianto frenante carboceramico fa bella mostra di sé dietro ai cerchi, da 20 pollici all’asse anteriore e 21 al posteriore. Qui, un differenziale meccanico autobloccante massimizza la trazione anche nella guida più estrema.

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