Auto storiche: sì all'applicazione delle targhe originali

Auto storiche: sì all'applicazione delle targhe originali

A deciderlo è il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con un decreto attuativo firmato da Matteo Salvini

di Redazione

07.08.2023 ( Aggiornata il 07.08.2023 16:02 )

Ci sono buone notizie per chi possiede un'auto storica (ma anche una moto). A quanto pare, i proprietari di queste incantevoli vetture, avranno la possibilità di utilizzare le targhe del periodo di immatricolazione con i relativi numeri e sigla della prima iscrizione al Pra.

La decisione è stata presa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con un decreto attuativo in cui si prevede la "facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico registro automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico".

Il decreto

A firmalo è stato Matteo Salvini lo scorso venerdì, 4 agosto, e i contenuti indicati entreranno in vigore il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale con applicazione dal sessantesimo giorno successivo alla questa data, presumibilmente agli inizi di ottobre. Le sue parole: "Siamo felici di aver potuto concludere l'iter attuativo di una norma tanto voluta e tanto attesa dagli appassionati, mettendo a sistema i diversi dipartimenti coinvolti". Quest'autunno, perciò, i possessori di auto d'epoca potranno applicare delle targhe che vanno a completarne le caratteristiche di originalità.


Per farlo, basterà effettuare la richiesta che dovrà essere presentata presso uno Sta (Sportello telematico dell'automobilista) o un ufficio della Motorizzazione Civile. Posso essere ritargate le vetture radiate d'ufficio o per esportazione, quelli reimmatricolati e quelli di origine sconosciut, purché  siano dotate di Certificato di rilevanza storica. Il rilascio della targa storica è soggetto al pagamento di 549 euro per gli autoveicoli e 274,50 euro per motocicli e macchine agricole. Alberto Scuro, presidente ASI, dice: "Un decreto che arriva dopo aver svolto una importante mole di lavoro. Inseguire l'originalità fa parte della nostra missione e la targa 'di nascita' è parte integrante del veicolo stesso".

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