Londra fa slittare il blocco benzina-Diesel al 2035? La retromarcia... avanza!

Londra fa slittare il blocco benzina-Diesel al 2035? La retromarcia... avanza!

Boris Johnson a differenza dell'UE lo aveva posto al 2030, ma secondo la BBC, il nuovo premier Sunak sta rivedendo le politiche ambientali

di Pasquale Di Santillo

20.09.2023 14:47

Un sassolino dietro l'altro e la questione elettrica sta diventando una sorta di valanga, però al contrario. Perché i muri o vengono giù a causa di traumi violenti, oppure può essere sufficiente la costanza di una goccia ripetuta nel tempo per ottenere alo stesso effetto.
Ora che anche la Gran Bretagna pensa di far slittare lo stop a benzina e Diesel al 2035 dopo che il governo di Boris Johnson l'aveva anticipata addirittura al 2030, i segnali iniziano a essere tanti, troppi per essere casuali e lasciati così, a vagare nell'etere.

L'automobilista confuso: la fretta dell'elettrico

Da Tavares a de Meo, fino all'ultima uscita del Presidente della Commissione UE Ursula von Der Leyen sull'apertura di un'indagine contro le elettriche cinesi per un presunto dumping, vanno tradotti come la tardiva presa di coscienza di buona parte dell'Europa, di come il blocco a produzione e vendita di motori endotermici - con inevitabile conseguenza del passaggio a solo auto elettriche - per il 2035, oggi vada quantomeno riesaminato.

Si può tornare indietro?

In effetti, la visione collettiva del cittadino europeo medio relativamente a quella decisione è ben diversa da quando è stata presa. Dove il diverso sta nel fatto che probabilmente molti Paesi, altrettanti Governi oggi prenderebbero una decisione diversa se si potesse tornare indietro, in qualche maniera. Già, ma si può tornare indietro?
A mio modo di vedere, si può sempre tornare indietro, da qualsiasi cosa, situazione o decisione: ma nella fattispecie il problema non è questo. L'elettrico sarà in futuro una delle tecnologie dominanti della mobilità, anche se nell'ambito di una neutralità tecnologica più ampia rispetto a quella che gli integralisti dell'elettrico avevano immaginato. Il problema sono i tempi e i modi con i quali arrivare a quel traguardo temporale.

Le parole del premier britannico Sunak

Tornando al punto di partenza, cioè alla Gran Bretagna, è coerente con la tendenza in atto la voce riportata dalla BBC e ripresa da molti quotidiani sull'ipotesi di slittamento del "tutto elettrico" al 2035 al quale starebbe pensando il nuovo premier di Londra, Rishi Sunak. Un discorso che in realtà abbraccia tutte le politiche ambientali di Downing Street senza perdere di vista l'obiettivo della decarbonizzazione al 2050. Qualcosa che riguarda caldaie a gas, efficientamento energetico delle abitazioni e emissioni degli aerei.
Lo stesso Primo Ministro inglese ha poi spiegato che il cambio di rotta ci sarà, senza però confermare lo slittamento relativo a Diesel e benzina… "confermiamo l’impegno del 2050 e gli accordi presi a livello internazionale ma vogliamo realizzarli in maniera migliore e più proporzionata con un approccio pragmatico e realistico…". A occhio è un modo intelligente per arrampicarsi sugli specchi senza scivolare. Magari… slittando!

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