Euro 7 verso il voto in Parlamento, Acea: un passo avanti

Euro 7 verso il voto in Parlamento, Acea: un passo avanti

Dopo la posizione espressa dal Consiglio degli Stati membri, il voto della Commissione Ambiente accompagna il regolamento Euro 7 al voto finale del Parlamento e il successivo trilogo con il Consiglio e la Commissione

13.10.2023 ( Aggiornata il 13.10.2023 15:26 )

Verso il voto del Parlamento europeo in seduta plenaria, la proposta di regolamento Euro 7 viaggia con l'aggiornamento prodotto dalla Commissione Ambiente del Parlamento. Un intervento che arriva dopo il voto del Consiglio degli Stati membri, concordi nel rivedere notevolmente le norme del ciclo di omologazione Euro 7 proposto dalla Commissione.

Nei fatti, il fronte comune degli Stati membri ha spinto verso la permanenza dei valori e procedure di test in vigore già con il ciclo di omologazione Euro 6/VI. 

Approfondendo la misura votata dalla Commissione Ambiente, rispetto alla quale l'associazione dei costruttori europei d'auto (Acea) si è mostrata tendenzialmente favorevole non senza muovere critiche, i punti chiave interessano le emissioni concesse a mezzi pesanti, veicoli commerciali e autoveicoli.

Per gli ambientalisti è un Euro 7 depotenziato

Siamo a un punto intermedio tra l'Euro 7 suggerito dalla Commissione e il voto del Consiglio. In Commissione Ambiente è stato votato il rinvio dell'entrata in vigore al 2030 relativamente alle auto e ai van, mentre l'Euro 7 per i mezzi pesanti e autobus entrerà in vigore dal 2023.

C'è un inasprimento sulle emissioni inquinanti misurate dall'usura dei freni, degli pneumatici. Sul fronte delle batterie è previsto un incremento della durata delle prestazioni; è riaffermata l'estensione della durata dei valori di omologazione del veicolo ma sono preservati, per gli autoveicoli, le condizioni di prova e omologazione prescritti dallo standard Euro 6 (svolgimento del test, accelerazioni prodotte, temperatura ambientale).

Le critiche mosse dalle organizzazioni ambientaliste a Bruxelles puntano il dito contro il depotenziamento dell'Euro 7 per come proposto dalla Commissione Europea e, in particolare, contro i valori di emissioni di NOx concessi (dalla proposta Euro 7 votata in Commissione Ambiente del Parlamento) ai mezzi pesanti e ai veicoli commerciali.  

Acea, migliorata la proposta iniziale 

In questo scenario si procede verso la votazione del Parlamento in seduta plenaria, il prossimo 8 e 9 novembre. L'Acea, attraverso il direttore generale De Vries, ha commentato: "Abbiamo chiesto a lungo degli obiettivi e condizioni di test per l'Euro 7 che non rendessero i veicoli inaccessibili né mettessero a rischio la competitività dell'industria, per benefici all'ambiente piccoli o nulli. Il voto della Commissione Ambiente è un miglioramento della proposta della Commissione ma ancora è insufficiente su aspetti chiave. 

Non dobbiamo sottovalutare il progresso enorme compiuto dai costruttori europei nel ridurre le emissioni inquinanti dal trasporto su gomma negli ultimi anni. Non è corretto descrivere i veicoli Euro 6/VI come altamente inquinanti, come fanno alcuni portatori di interessi. Le regole dell'Euro 6/VI hanno centrato gli obiettivi e continuano a farlo".

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