Carrozzeria danneggiata: come ripararla da soli

Per raddrizzare la portiera dell’auto non serve necessariamente un carrozziere. Ecco cosa fare per provare a sistemarla da soli a costo zero

Carrozzeria danneggiata: come ripararla da soli

Pubblicato il 23 ottobre 2023, 09:33

Una portiera deformata spesso non si chiude bene, oltre a essere antiestetica. Botte e graffi alle portiere capitano piuttosto spesso: basta una piccola distrazione o una manovra di parcheggio poco accorta ed ecco che il danno è fatto. A quel punto sono in tanti a chiedersi: devo per forza spendere soldi dal carrozziere? Dipende dal danno. Vediamo cosa si può fare in modo autonomo grazie a questa breve guida per riparare una portiera dell’auto deformata.

Una buona notizia

La buona notizia è che ci sono tutta una serie di casi in cui, grazie agli strumenti giusti e a un po’ di abilità pratica, i danni alle portiere si possono riparare piuttosto bene. Magari il risultato non sarà perfetto ma la portiera non sarà più deformata o visibilmente danneggiata. Il primo passo da fare è quello di valutare quanto sia grave il danno alla portiera. Se è molto esteso allora meglio rivolgersi subito a un professionista del settore.

Cosa significa “danno esteso" in questo caso? Siamo di fronte a una deformazione della portiera grave quando, oltre alla deformazione stessa, ci sono diversi graffi, danni alle cerniere o un ammaccamento esteso del telaio. In una situazione del genere gli strumenti che possiamo usare nel garage di casa non basteranno.

Gli strumenti indispensabili

Se invece il danno c’è ma non è dei peggiori ecco tutto quello che serve:

  • martello di gomma
  • distanziatori in legno o plastica
  • pistola termica
  • guanti da lavoro
  • ventosa a tazza

Questi sono gli strumenti indispensabili per prendersi cura della portiera in modo efficace e soprattutto senza evitare di danneggiare (ancor di più) la vernice della carrozzeria.

Sistemare la portiera deformata, guida passo-passo

Con tutti gli strumenti necessari sotto mano, la prima cosa da fare è pulire l’area di lavoro, che deve essere spaziosa e sgombra da oggetti inutili. Se il luogo prescelto è all’aperto, assicurarsi che la giornata non preveda pioggia o troppo caldo.

A questo punto, con i distanziatori, quando necessario, è possibile separare le componenti sensibili al calore o delicate per evitare che le operazioni di riparazione le danneggino: tutto dipende da dove si trova l’ammaccatura sulla portiera.

Con la pistola termica scaldare l’area deformata della portiera in modo graduale e delicato: il calore rende il metallo flessibile e più facile da lavorare e modificare. Attenzione: la pistola va tenuta in posizione verticale e a distanza di sicurezza dalla superficie, per evitare di rovinare in modo irreparabile la vernice.

Dopo alcuni minuti applicare la ventosa a tazza sulla zona deformata da riparare e tirare in modo lento ma deciso verso di sé. Questa semplice operazione dovrebbe permettere di ridurre in modo significativo le ammaccature più lievi.

Quando l’ammaccatura è più marcata la ventosa non basta: in questo caso dopo aver scaldato la zona danneggiata va usato il martello in gomma, colpendo delicatamente nella zona circostante l’ammaccatura.

In alternativa è possibile acquistare dei kit online che utilizzano la colla a caldo per raddrizzare la carrozzeria (da 20 euro) e seguire le istruzioni allegate.

Alla fine del procedimento se si dispone dello strumento giusto è possibile lucidare la portiera per un ultimo tocco estetico.

In linea generale, per ottenere buoni risultati può essere necessario più di un tentativo e servono pazienza e una buona manualità. Bisogna comunque evitare di scaldare troppe volte la parte danneggiata. Se ci si rende conto che la riparazione non sta andando nel verso giusto meglio fermarsi e rivolgersi a un professionista.

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