Renault Captur restyling, faccia nuova e più efficienza

Il bestseller della Casa francese in Italia si aggiorna per forma e sostanza: con novità interessanti

Francesco ForniFrancesco Forni

Pubblicato il 4 aprile 2024, 09:31 (Aggiornato il 4 aprile 2024, 10:53)

Si muovono i pezzi grossi. Renault Captur, bestseller della Casa francese in Italia dal 2021 e successo globale da 10 anni, si aggiorna per forma e sostanza.

Nuova linfa, di stile e tecnologia, per un modello scelto da ben 300mila clienti nel Belpaese e oltre due milioni nel mondo.

Un colpo da non sbagliare, il restyling di Captur va a competere nel Segmento B, le compatte un tempo chiamate utilitarie, che rappresenta il 50% del mercato italiano. In questa categoria, i due terzi delle vendite sono da Suv e crossover.

Captur 2024, le novità sono molte

La francese, che mantiene una lunghezza di 4,23 metri, si presenta con uno stile esterno rinnovato nel frontale. I fari full led, di serie su tutti gli allestimenti, cambiano lo sguardo, esordisce sul modello il nuovo logo, all’anteriore e al posteriore.

L’impatto più forte è quello della griglia, che presenta una sorta di “propagazione” della stessa losanga Renault verso l’esterno. Sono quattordici le combinazioni di colori per gli esterni.

L’effetto c’è: al posteriore l’aggiornamento risulta più moderato, mentre in abitacolo esordiscono novità importanti. La plancia interamente digitale presenta una strumentazione con schermo fino a 10,25 pollici da e il display centrale da 10,4 pollici. Nell’allestimento Esprit Alpine, top di gamma, è di serie Android Automotive 12 con Google integrato con i suoi servizi nel sistema multimediale OpenR Link una prima per una Segemento B.

Rinnovate anche le sellerie, lo spazio a bordo si conferma un plus di Captur, facilmente gestibile grazia alla panca della seconda fila scorrevole di fino a 16 centimetri. Che permette di modulare la capacità del bagagliaio fino a 616 litri con 5 persone a bordo. La capienza massima è di 1.600 litri, quella minima 484 litri.

Renault Captur restyling, sviluppata sulla piattaforma CMF-B, beneficia di una insonorizzazione più curata e può essere dotata fino a 28 sistemi ADAS, abbandona il Diesel e anche la versione ibrida plug-in, diventata di nicchia, troppo costosa per il segmento.

Benzina, GPL o elettrificata

Semplificata la gamma dei motori. Si parte dal benzina 1.0 Tce, il compatto 3 cilindri turbo da 90 cavalli di potenza e 160 Nm di coppia (consumo di 5,8 litri/100 chilometri) per salire alla versione a GPL, sempre col 1.0, ma da 100 cv e 170 Nm, capace di 1.100 km di autonomia complessiva e di emissioni di 107 g/km di CO2.

La versione più potente è Renault Captur mild hybrid, con il 1.3 turbo da 160 cavalli e 270 Nm (5,8 litri/100 km) e con cambio automatico EDC.

La più virtuosa è Captur E-Tech full hybrid, con potenza di sistema di 145 cavalli, 205 Nm di coppia, con motore benzina 1.6, due propulsori elettrici e batterie da 1,2 kWh e  cambio automatico con innesto a denti. Dichiara un consumo di 4,7 litri/100 km ed emissioni di 105 g/km di CO2.

Gli allestimenti sono tre, Evolution, dedicato solo alle motorizzazioni termiche, Techno, quello principale, che comprende tutte le versioni, ed Esprit Alpine, all’esordio su Captur, che beneficia di un tuning estetico e dinamico, con cerchi specifici da 19” per una guida più precisa e divertente.

Con le motorizzazioni 1,3 mild e 1.6 full hybrid, gli ammortizzatori sono completamente nuovi.

Il prezzo della gamma sarà ufficializzato tra pochi giorni, le vetture saranno in concessionaria a giugno.

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