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Tavares: "Stellantis via dall'Italia? Fake news"

Il Ceo del Gruppo smentisce le ultime voci e rilancia il polo di MIrafiori con il restyling della 500e e la produzione di 600.000 cambi eDCT all’anno per i sistemi di propulsione ibridi

Tavares: "Stellantis via dall'Italia? Fake news"
© LAPRESSE

Adriano TorreAdriano Torre

10 apr 2024 (Aggiornato il 11 apr 2024 alle 10:14)

“Non abbiamo nessuna intenzione di andare via dall’Italia, è una fake news: qui a Torino mi sento a casa. Abbiamo una visione del futuro, idee e progetti, abbiamo anche deciso di investire 100 milioni di euro per rendere la 500e più accessibile riducendone il costo e più efficiente con una nuova batteria, intervento che richiede 18-24 mesi per la modifica”. E’ la replica di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, alle voci su disimpegni e fughe di Stellantis dal cuore italiano del Gruppo. Una presa di posizione decisa, davanti alle istituzioni, Stefano Lo Russo sindaco di Torino e Alberto Cirio presidente Regione Piemonte con i quali c’è piena sintonia operativa, all’interno di una giornata importantissima per il Gruppo: il taglio del nastro a Mirafiori di un reparto fondamentale per il futuro dell’azienda, dove si costruiscono i nuovi cambi elettrificati a doppia frizione eDCT.

Un polo nato all’insegna della sostenibilità, perché Stellantis - ha ricordato Tavares - vuole creare e portare soluzioni per “fornire una mobilità sostenibile, accessibile e sicura”, perché oggi tutti hanno un impegno verso l’ambiente, pensando al forte impatto climatico che potrà avere sui nostri nipoti… E Mirafiori in tal senso rappresenta l’avanguardia perché con un progetto da 240 milioni di euro si trasforma nel Mirafiori Automotive Park dove in pochi mesi sono nati Battery Technology Center, SUSTAINera Circular Economy Hub, ora l’hub per la produzione della trasmissione eDCT, ospitando anche numerose altre attività di progettazione, ingegneria e tecnologia, produzione, supply chain, economia circolare. Un polo unico a livello mondiale

I CAMBI eDCT

Ognuno, individualmente o ancor di più come azienda, può contribuire a un futuro migliore. In questa ottica la produzione del cambio eDCT per i sistemi di propulsione ibridi di Stellantis porta una riduzione delle emissioni non meno del 70%, un gesto che (sommato ad altri) ha impatto positivo sul pianeta. Il sito occupa 17mila metri quadri a Mirafiori ed è stato allestito in 18 mesi, dotato di impianti con livelli di automazione molto elevati e produrrà fino a 600.000 eDCT all’anno, 2100 al giorno, con 500 dipendenti dedicati. “L’eDCT prodotto a Mirafiori rappresenta una tecnologia di ibridazione all’avanguardia ma conveniente, che integra un motore elettrico da 21 kW in una trasmissione a doppia frizione. Il motore fornisce propulsione elettrica in scenari in cui occorre meno coppia motrice, come la guida in città o quella a velocità costante, permettendo al motore a combustione interna di rimanere spento per il 50% del tempo nel ciclo urbano. Quando è richiesta una coppia maggiore, si attiva il motore a combustione interna”.

100 MILIONI PER LA 500e

Partendo da una premessa su una serie di notizie importanti, Tavares ha ricordato che “agli italiani sono state fatte tante promesse, ma gli incentivi tanto attesi non sono ancora stati rilasciati… e abbiamo deciso di non aspettare”.   Così, senza attendere oltre, Stellantis ha convogliato un investimento “da non meno di 100 milioni di euro per la nuova batteria della 500e, con l’obiettivo di aggiungere km e ridurre i costi attraverso soluzioni intelligenti e al tempo stesso rendere più accessibile agli italiani l’avvicinamento all’acquisto della vettura elettrificata, in particolare ai ceti medi". E ha definito l’operazione una “decisione molto etica” parte integrante di un piano di e-mobility del Gruppo.

PANDA, VITA PIU’ LUNGA?

Tra le varie possibilità, Tavares ha lasciato trapelare quella che per ora è un'idea in attesa di conferma: “Se ci saranno le condizioni potremmo estendere la produzione della Panda al 2030, un periodo più lungo perché è un’auto molto vicina agli italiani. Vedremo, se ci saranno le condizioni e in regola con le normative”, probabilmente legate allo sviluppo del mild-hybrid.

IL PERICOLO CINESE

Parlando dei nuovi competitor in arrivo dalla Cina, su cui si è focalizzata l’attenzione anche e in particolare a livello politico, Tavares è stato deciso: “Per quanto ci compete, siamo in grado di tenere testa ai competitor cinesi, se qualcuno vuole introdurre sul mercato italiano competitor cinesi sarà responsabile delle decisioni prese e ne pagherà le conseguenze. Parlando da italiani, sarebbe normale aiutare a superare difficoltà, piuttosto che far entrare sul mercato dei competitor pericolosi, col rischio di danneggiare stabilimenti e produttività italiani… In ogni caso qui a Torino puoi sempre trovare il management di Stellantis con cui parlare e trovare soluzioni…".

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