Nuovi incentivi auto: la promessa fantasma (per ora) del Governo

Nulla di fatto per gli ecobonus annunciati dallo stesso Ministro Urso. E intanto i cittadini che aspettavano questo aiuto per cambiare la propria vettura aspettano e il mercato è in crisi profonda

di Andrea Brambilla

06.05.2024 13:07

È finito anche aprile e dei nuovi incentivi presentati dal Ministro Adolfo Urso il primo febbraio non se ne ha traccia. Anzi, mi correggo, dalle indiscrezioni fatte dal Ministro stesso ad un evento, pare che arriveranno a dopo la metà di maggio, ma forse più avanti verso la fine del mese. Ma secondo voi può un rappresentante del Governo, un Ministro non un normale parlamentare, indire una conferenza stampa, presentare un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) sugli Ecobonus con una cifra importante quasi un miliardo di euro, dichiarare che a breve entreranno in vigore e poi il tutto si ferma non per qualche giorno, ma addirittura per mesi, perché sono stati sbagliati alcuni dettagli per l’approvazione. E in questi giorni è al riesame della Corte dei Conti. E intanto i cittadini che aspettavano questo aiuto per cambiare la propria vettura aspettano e il mercato è in crisi profonda. Lo scorso mese le vendite sono state decisamente negative (-3,7%) ad aprile ha chiusi con un misero +7,5% rispetto al 2023 ma in netto calo se guardiamo il 2019. Ma forse dovremmo smetter di guardare gli anni pre pandemia.

Ecobonus, una mossa politica?

I dati del mercato di aprile comunque confermano ancora che senza incentivi le vetture con la spina non si vendono. Le elettriche ma anche le plug-in hybrid che rispettivamente sono retrocesse al 2,3 e al 3,3% del mercato. Gli incentivi che Urso ha promesso ma che non sono ancora decollati oltre ad aiutare la transizione della mobilità verso l’elettrico, anche se il tetto di spesa viene ritenuto dalle Case auto troppo basso, ci permetterebbe principalmente accelerare lo svecchiamento del nostro parco circolante. Ritengo sia questo il vero vantaggio di questi Ecobonus che aspettiamo da troppo tempo a punto che sorge il dubbio non sia una mossa politica, con la loro approvazione pocho giorni prima delle elezioni europee? Oppure qualche altra dietrologia legata al braccio di ferro con Stellantis? I dubbi e le ipotesi di questo prolungare l’approvazione sono leciti.

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