Fine alla via della seta per le quattro ruote? Il Governo di Ankara decide per le maniere forti, ma tiene aperta la porta...
10.06.2024 ( Aggiornata il 10.06.2024 12:00 )
La Turchia alza il muro. Il governo di Ankara, tramite la Gazzetta Ufficiale nazionale imporrà dazi aggiuntivi del 40% sulle auto provenienti dalla Cina nel tentativo di arginare le importazioni dalla Repubblica Popolare e di mantenere attiva la produzione locale.
Il tema è molto attuale, la presidenza turca ha giocato d’anticipo rispetto alla Unione Europea che da tempo discute su questa eventualità. Già nel 2023 la Turchia aveva aumentato i dazi per cercare di frenare il fenomeno.
I dazi sulle auto cinesi dovrebbero partire da un minimo di 7.000 dollari. Si tratta di un intervento in uno scenario a largo raggio, perché il governo turco sta adottando misure per affrontare inflazione, che ha raggiunto il 75,5%, mantenendo una politica monetaria restrittiva, rafforzando la sua posizione fiscale e riducendo il deficit delle partite correnti.
Una corsa contro il tempo, tenendo però aperta la porta ai Costruttori cinesi, come BYD e Chery, con contatti per realizzare stabilimenti di produzione di auto elettriche in Turchia.
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