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Emissioni 2025, tra crediti ed equilibri nelle vendite di termiche ed elettriche

Gli obiettivi fissati dall'Europa sulla media delle emissioni inquinanti di CO2 della flotta di ciascun Gruppo rischiano di produrre multe milionarie. Ecco le strade alternative percorribili dai costruttori

Emissioni 2025, tra crediti ed equilibri nelle vendite di termiche ed elettriche

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

21 ago 2024 (Aggiornato il 22 ago 2024 alle 10:42)

C'è chi ha prospettato la possibilità di variare l'offerta di prodotto, limitando i volumi di vendita dei modelli esclusivamente termici così da far "pesare" maggiormente la quota di auto elettriche. C'è chi ha prospettato il ritorno della pratica (per nulla virtuosa) dell'acquisto dei crediti da Costruttori che producono solo auto elettriche.

Sulla quasi totalità dei primi 10 gruppi automobilistici pende la sfida dell'abbattimento delle emissioni medie di CO2 richiesto dall'Europa. 

Gli obiettivi delle emissioni medie di CO2

Nel 2025, la flotta di auto vendute da ciascun gruppo dovrà avere emissioni medie inferiori a 94 g/km, soglia che diverrà ancora più stringente nel 2030, quando il dato si attesterà a 50 g/km. Per poi passare alle emissioni zero del 2035 secondo la formulazione del piano Fit for 55. Fin qui gli obiettivi. 

La realtà dice di un contenimento negli ultimi anni delle emissioni, quindi dei consumi, importante da parte dei principali Costruttori mondiali. Tutti rientrano negli obiettivi 2023 e, secondo i dati del primo semestre 2024 su 29 mercati europei, elaborati da Dataforce, in 7 su 10 casi già allineati ai target di 116 g/km previsto quest'anno. 

Diverso è lo scenario sul 2025, in ragione del sostanziale, ulteriore, taglio delle emissioni chiesto dalle normative: -19% per realizzare la media di 93,6 g/km.

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Più auto ibride ed elettriche

Tutti i costruttori dovranno incrementare la quota di auto elettrificate nel proprio mix di vendita, a meno di non voler incorrere in costose multe, pari a 95 euro per ogni grammo al chilometro di CO2 emessa oltre la soglia limite, moltiplicato il volume delle auto immatricolate.

L'elettrico fatica ad affermarsi in Europa ed è non solo completamente ancorato alla presenza o meno di campagne di incentivazione all'acquisto, ma anche a una percezione "fredda" dell'automobilista, non da ultimo per l'esperienza legata all'infrastruttura di ricarica. 

Nei primi sei mesi del 2024, l'analisi Dataforce ha registrato in Europa l'incremento dei volumi di vendita di modelli ibridi per 130 mila unità, a fronte di 107mila unità in più di auto benzina e Diesel, rispetto allo stesso periodo del 2023. Le elettriche risultano essere stazionarie, con appena 6.000 esemplari in più e una quota di mercato che riflette tale scenario: 13,3% contro il 13,8% di un anno fa. I modelli PHEV sono risultati in calo di 14 mila unità. Un fronte, quest'ultimo, sul quale diversi costruttori hanno prospettato un ampliamento della futura offerta.

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