Il manager 62enne precipita durante un'escursione sulla via ferrata di cima Payer. La passione per la montagna e una carriera nell'automotive
01.09.2024 13:28
Una giornata in montagna si è trasformata in tragedia per Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia dal 2013, che ha perso la vita mentre percorreva una via ferrata sull'Adamello, tra le vette del Trentino e della Lombardia. Il manager, esperto alpinista di 62 anni, è caduto nel vuoto per circa 200 metri mentre affrontava in solitaria la salita verso la cima Payer, un'escursione che, per lui, rappresentava una delle tante sfide amate tra le alte quote.
Fabrizio Longo, originario di Rimini e residente tra Veneto e Lombardia, aveva deciso di dedicare il suo sabato mattina alla montagna. Alle prime luci dell'alba del 31 agosto, si era messo in cammino da solo lungo la via ferrata che porta alla vetta di cima Payer, a 3.000 metri d'altezza. Intorno alle 13:15, un altro alpinista ha assistito alla drammatica caduta e ha immediatamente dato l'allarme.
Il Soccorso Alpino è intervenuto tempestivamente dalla stazione di Pinzolo, in Trentino, con un elicottero che ha raggiunto rapidamente il punto dell'incidente. Ma, purtroppo, all'arrivo dei soccorsi, per Longo non c'era più nulla da fare. Il medico giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso. La salma è stata trasportata dall'elicottero della Guardia di Finanza e successivamente trasferita a Carisolo.
Nato a Rimini nel 1962, Fabrizio Longo si era laureato in Scienze politiche alla Luiss di Roma. Dopo l'esordio nel mondo dell'automotive con il reparto marketing di Fiat Auto nel 1987, Longo ha guidato il mercato italiano per Lancia dal 2002, passando poi per esperienze in BMW Italia, Piaggio e Toyota Italia. Nel 2013, ha preso le redini di Audi Italia, portando avanti con passione una visione che ha saputo legare il marchio dei quattro anelli al mondo della montagna.
«Sotto la sua guida, Audi Italia ha intrapreso un percorso di valorizzazione del territorio montano, collaborando con la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e sostenendo atleti come Sofia Goggia, Kristian Ghedina e Federica Brignone», ha ricordato Flavio Roda, presidente della FISI. «La sua morte rappresenta un grave lutto per tutta la nostra comunità sportiva, ci stringiamo alla sua famiglia in questo momento di dolore».
Resta ancora da capire la dinamica dell'incidente. Longo, che si trovava a circa 3.000 metri di quota, potrebbe aver perso l'equilibrio per un attimo fatale o essere stato tradito dalle condizioni meteorologiche o dall’attrezzatura. Le autorità stanno ora investigando per verificare la sicurezza dell'equipaggiamento utilizzato dal manager.
Un testimone presente sulla via ferrata ha raccontato i momenti drammatici dell'incidente. «Ho visto Longo mentre stava affrontando un passaggio impegnativo – ha riferito l'alpinista – poi è scivolato ed è caduto nel vuoto per circa 200 metri. È stato un attimo, e non ho potuto fare nulla se non chiamare i soccorsi».
La passione di Fabrizio Longo per l'alta quota ha avuto un impatto significativo anche sulla strategia di Audi Italia. Sotto la sua direzione, il marchio ha rafforzato la propria immagine legata alla montagna, promuovendo numerose iniziative di sostenibilità ambientale e collaborazioni con enti locali e organizzazioni sportive. Il suo impegno per la tutela delle Dolomiti e di altri territori montani è stato riconosciuto come un elemento chiave per l'affermazione del brand nel panorama italiano.
Colleghi, amici e sportivi si sono uniti nel ricordare Fabrizio Longo come un uomo di grande carisma e umiltà. «Era una persona capace di ispirare chiunque lo incontrasse – ha raccontato Gabriele Chiave, designer e amico di Longo –. Fabrizio non era solo un grande manager, ma anche un amico sincero, sempre pronto ad ascoltare e a offrire il suo sostegno».
La notizia della morte di Fabrizio Longo ha suscitato grande commozione non solo nel settore automobilistico, ma anche in quello sportivo. La sua figura è stata una costante presenza negli eventi legati agli sport invernali e alla promozione della sostenibilità in montagna. Audi Italia ha espresso in una nota il proprio cordoglio, ricordando Longo come «un leader visionario, un amante della natura e un appassionato sostenitore dello sport».
Fabrizio Longo lascia un vuoto difficile da colmare, ma anche un'importante eredità. La sua visione ha contribuito a rafforzare il rapporto tra Audi Italia e il mondo della montagna, promuovendo un'idea di mobilità sostenibile e rispetto per l'ambiente.
Il tragico incidente sull'Adamello segna la fine di una vita dedicata con passione e determinazione sia al lavoro che alle montagne che tanto amava. Ma il suo esempio e il suo impegno rimarranno un punto di riferimento per chiunque creda che il successo professionale possa e debba andare di pari passo con l'amore per la natura e la dedizione a valori autentici.
Link copiato