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Auto a idrogeno, collaborazione Toyota-BMW: nel 2028 il primo progetto

Se Toyota ha una storia consolidata di auto di serie alimentate da fuel cell a idrogeno, BMW lancerà il primo modello sul mercato nei prossimi anni e sarà frutto di uno sviluppo congiunto

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

5 set 2024

La più recente collaborazione tra BMW e Toyota ha dato vita alle sportive Supra e Z4. Ce n'è un'altra all'orizzonte e guarda al 2028, quando BMW porterà sul mercato la sua prima auto di serie, alimentata da una fuel cell a idrogeno. Qualcosa di molto diverso rispetto alle flotte di ricerca e sviluppo che negli anni hanno visto protagonista prima la Serie 7, poi il suv X5 e, da ultima, la iX5. 

Andrà a listino una BMW a idrogeno, proprio come Toyota già offre con la Mirai. I due marchi lavoreranno allo sviluppo congiunto della prossima generazione del sistema FCEV.

Gli ambiti dello sviluppo tecnico

Evoluzione costante che passa, ad esempio, dall'incremento della capacità delle bombole di idrogeno, nonché dall'efficienza delle membrane responsabili del processo di elettrolisi e creazione di energia elettrica dal vettore energetico che è l'idrogeno. Poi, tanto altro su cui lavorare, dal miglioramento degli ingombri dell'intero sistema, fino alla batteria e i motori elettrici.

“Si tratta di una pietra miliare nella storia dell'automobile: il primo veicolo a celle a combustibile di serie offerto da un costruttore premium globale. Alimentato a idrogeno e guidato dallo spirito della nostra cooperazione, sottolineerà come il progresso tecnologico stia plasmando la mobilità futura”, ha dichiarato Oliver Zipse, presidente del CdA di BMW. “Annuncerà un'era di significativa domanda di veicoli elettrici a celle a combustibile”.

Ricerca sì ma serve l'infrastruttura di rifornimento

Ambizioni ovvie che, tuttavia, devono fare i conti con la rete di distribuzione dell'idrogeno. Al di là del caso italiano, dove lo scenario attuale è desolante per l'irrilevanza del numero delle stazioni di servizio, c'è un incremento della diffusione da realizzare in tutta Europa. Senza, i limiti alla diffusione delle auto fuel cell a idrogeno, si sovrappongono pericolosamente a quelli vissuti dall'elettrico. BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) e Toyota, anche su questo fronte di creazione delle premesse per la diffusione della mobilità a idrogeno, annunciano attività per sollecitare istituzioni e investitori.

"Siamo lieti che la collaborazione tra BMW e Toyota sia entrata in una nuova fase. Nella nostra lunga storia di partnership, abbiamo avuto la conferma che BMW e Toyota condividono la stessa passione per le automobili e la stessa convinzione di apertura tecnologica, nonché un approccio su più direttrici verso la carbon neutrality", il commento di Koji Sato, presidente Toyota. "Sulla base di questi valori condivisi, approfondiremo la nostra collaborazione in iniziative quali lo sviluppo congiunto di sistemi a celle a combustibile di nuova generazione e l'espansione delle infrastrutture, con l'obiettivo di realizzare una società dell'idrogeno. Accelereremo i nostri sforzi insieme a BMW e ai partner di vari settori per realizzare un futuro in cui l'energia a idrogeno sostenga la società".

Intenzioni, dietro le quali vi sono ragioni di opportunità industriale allo sviluppo congiunto di una nuova generazione di fuel cell. La possibilità di ridurre i costi sul versante dell'approvvigionamento dei componenti, fino all'incremento dei volumi produttivi.

Il progetto BMW a idrogeno in arrivo nel 2028 sarà una variante di un modello già a listino e le caratteristiche del sistema FCEV saranno personalizzate per applicazioni differenziate tra BMW e Toyota (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato).

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