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I tre Paesi hanno negato l'accesso all’Eucaris, la piattaforma europea che consente l'interscambio dei dati sui veicoli e sulle patenti tra le nazioni
25 set 2024
Perché tedeschi, austriaci e olandesi non pagano le multe prese in Italia? È la domanda a cui in questi giorni si sta cercando di dare una risposta. Ma andiamo con ordine. Da più di un anno, riporta il magazine Auto Motori und Sport che ha sede a Stoccarda, le multe provenienti dall'Italia non venivano applicate in Germania, Austria e Paesi Bassi perché i tre Paesi avevano negato - al nostro - l'accesso al European Car and Driving Licence Information System, ovvero la piattaforma europea che consente l'interscambio dei dati sui veicoli e sulle patenti tra le nazioni che aderiscono al trattato.
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In altre parole, non è possibile risalire alle vetture di quegli automobilisti stranieri che hanno violato il Codice della Strada in Italia, rendendo quindi impossibile inviare la notifica dei verbali all’estero da parte degli organi di polizia. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro Salvini, assicurando l’impegno del ministero per risolvere il problema.
L’accesso negato, secondo quanto dichiarato da questi Paesi, è da ricondursi a un utilizzo improprio dei dati da parte di un’azienda italiana, di cui però non è stato fatto il nome. Lo scambio dei dati tra Paesi Ue va ricercato nella direttiva 201182CEE del progetto Eucaris, estensione dei primi accordi presi all'inizio degli anni '90 da cinque autorità europee (BE, DE, UK, LU e NL) per l'interscambio dei dati su targhe e patenti. Oggi ne fanno parte, oltre all'Italia, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Estonia, Regno Unito, Guernsey, Jersey, Isola di Man, Gibilterra, Ungheria, Islanda, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Irlanda del Nord, Olanda, Romania e Svezia.
Qui vengono specificate otto violazioni del Codice della Strada che sono punibili in tutti i Paesi aderenti: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza, passaggio con semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza, guida sotto sostanza stupefacenti, mancato uso del casco, circolazione su corsia vietata, uso indebito di telefono cellulare o altri dispositivi.
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