Lo stabilimento è ancora in piena crisi. A rischiare, ancora, i dipendenti che ci lavorano. Ecco la situazione
30.09.2024 ( Aggiornata il 30.09.2024 12:50 )
Stellantis si trova costretta ad affrontare ancora la crisi di uno dei suoi stabilimenti. Parliamo di Pomigliano d'Arco, su cui si è espresso in una nota il segretario generale della Fim Cisl di Napoli, Biagio Trapani, dando il quadro generale e delicato di quello che è il futuro della fabbrica: “La direzione ha ufficializzato un considerevole calo di richieste di Panda, la cui produzione passa dalle attuali 395 vetture a turno a 320 vetture a turno. Considerando il mancato decollo del mercato dei modelli Alfa Romeo Tonale ed Hornet, la direzione Stellantis procederà alla sospensione dell'attività nelle giornate dal 24 al 31 ottobre, provvedendo a richiedere la Cassa integrazione ordinaria per la loro copertura.”
Ad oggi, lavorano in quello stabilimento 4.100 persone, che a quanto pare vivono con una spada di Damocle sulle spalle, considerato anche che era stato già soggetto a un piano di cassa integrazione per un giorno a settimana per tutto il mese di settembre. Lì viene prodotta la Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet, variante americana, che sono a rischio. Ora ne vengono realizzate 270 unità totali al giorno e su un turno, non più due.
Il personale è stato trasferito sulla linea produttiva dedicata alla Panda e alla sua variante Pandina, che rimarranno in commercio fino al 2027; intanto, sino a oggi, si sono realizzate 800 unità giornaliere su due turni, ma la produzione è ora scesa a 640. Un funzionamento a pieno regime su tre turni permetterebbe di raggiungere le 1.200 unità al giorno. La situazione è decisamente migliore per lo stabilimento Mirafiori, dove dal 2026 verrà prodotta la nuova Fiat 500 ibrida.
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