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Mirafiori, stop prolungato. Tavares in Commissione parlamentare

La produzione della Fiat 500e non riprenderà il 12 ottobre, pesa la domanda debole del mercato delle elettriche. Tavares verso l'incontro con le istituzioni, sindacati critici e pronti allo sciopero

Mirafiori, stop prolungato. Tavares in Commissione parlamentare

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

1 ott 2024

L'odissea dei lavoratori Stellantis a Mirafiori continua. Lo stop alla produzione della Fiat 500e verrà esteso di 3 settimane, rispetto alla data dell'11 ottobre che avrebbe dovuto portare alla ripartenza dell'assemblaggio.

Tutto fermo fino al primo novembre, in una decisione giustificata da Stellantis con la bassa domanda di auto elettriche. Uno scenario macroeconomico che ha tutta l'aria di essere destinato a continuare nei mesi a venire. 

Per una ripartenza rinviata di Mirafiori, c'è l'annuncio del Gruppo di una futura versione della 500e rinnovata nella batteria, oltre al pianificato investimento per realizzare la versione mild hybrid della 500e - solo a inizio 2026 -, chiamata a sostituire la 500 prodotta in Polonia, fino all'entrata in vigore del regolamento europeo sulla cybersicurezza dei dati a bordo dei veicoli. Data dell'11 ottobre che assume un'altra valenza, oltre al prolungamento della chiusura di Mirafiori.

Tavares in Commissione parlamentare

Vedrà, infatti, Carlos Tavares protagonista di un'audizione parlamentare, in Commissione Attività produttive. L'interlocuzione con il governo ha registrato negli ultimi 18 mesi una serie di alti e bassi, tra impegni produttivi da rispettare nei obiettivi sui volumi e finanziamenti pubblici dirottati altrove per un mancato impegno di Stellantis sui tempi di realizzazione della gigafactory di Termoli. 

Sul fronte sindacale, le sigle Fim-Fiom-Uilm hanno diffuso una nota critica con il governo per l'audizione parlamentare di Tavares.

"Escludere i lavoratori italiani dall’ascolto del Parlamento è molto grave. Fim-Fiom-Uilm da tempo chiedono un confronto con le istituzioni, a partire da Palazzo Chigi, per affrontare una situazione che si fa sempre più drammatica visto che anche oggi è stata comunicata ancora cassa integrazione da parte di Stellantis", commenta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil. 

"È incredibile che il Parlamento italiano non senta il dovere di ascoltare i lavoratori dell’automotive che il 18 ottobre sciopereranno in tutta Italia e manifesteranno a Roma per rilanciare tutto il settore, compresa la componentistica. La distanza tra le istituzioni parlamentari e i lavoratori italiani sembra in queste ore incolmabile, spetta a chi ha responsabilità istituzionali riconoscere che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro”.

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