Un percorso di riduzione già in atto, passato sugli investimenti rivisti su alcune piattaforme. Siti produttivi e posti di lavoro restano al momento salvi, per una clausola di garanzia
25.11.2024 ( Aggiornata il 25.11.2024 18:20 )
"Nei prossimi anni ridurremo i nostri costi di svariati miliardi di euro all'anno". Dopo risultati della trimestrale insoddisfacenti, con un margine operativo al 4,7% e una contrazione del 6,7% del fatturato rispetto al terzo trimestre del 2023, per Mercedes c'è la necessità di proseguire con un piano di riduzione dei costi.
A confermarlo, una portavoce dell'azienda, sentita dall'agenzia di stampa tedesca dpa. Non è ancora il momento dei dettagli sulle soluzioni che verranno concretamente adottate.
La strategia di taglio dei costi è già emersa negli ultimi mesi in relazione agli investimenti destinati alle nuove piattaforme per i modelli elettrici. L'ammiraglia EQS e la berlina EQE proseguiranno con un aggiornamento dell'attuale base tecnica, mentre la MMA al debutto con nuova CLA - ibrida ed elettrica - verrà adottata anche per il segmento D dove opera Mercedes Classe C.
Fino al 2029, grazie alla clausola di salvaguardia Zusi 2030, dovrebbero restare esclusi dal piano dei tagli i posti di lavoro.
Si continuerà sul percorso avviato di taglio dei costi fissi, "con calma ma in modo estremamente consistente", ha aggiunto la portavoce Mercedes alla dpa.
Lo scenario per i costruttori del segmento premium e del lusso non è dei più rosei. Al di là della domanda di auto elettriche molto debole, il mercato cinese non è più trainante nella domanda complessiva di acquisti economicamente importanti e questo ha impattato sui costruttori europei come Mercedes.
"La situazione economica rimane estremamente volatile in tutto il mondo. Solo attraverso un incremento sostenibile dell'efficienza resteremo finanziariamente forti e in grado di agire".
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