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L'entrata in vigore della nuova normativa slitterebbe a luglio 2025, neutralizzando gli effetti sugli ordini dei primi 6 mesi dell'anno, oltre all'assenza di retroattività sugli ordini 2024 immatricolati da gennaio 2025
Fabiano Polimeni
10 feb 2025
Al decreto Milleproroghe, i cui emendamenti sono in discussione al Senato, va il compito di ritoccare le novità in materia di fringe benefit sulle auto concesse dalle aziende ai dipendenti, in uso promiscuo.
La votazione finale del decreto è prevista il 25 febbraio prossimo e tra gli emendamenti al suo interno ve ne sono tre relativi al nuovo regime di tassazione dei fringe benefit.
Con la legge di Bilancio 2025, il governo è intervenuto modificando i coefficienti applicati alle diverse tipologie di auto (elettriche, ibride plug-in, benzina o diesel, full e mild hybrid), portando un incremento della tassazione per tutti i modelli che non siano elettrici o ibridi plug-in.
Prima di scendere nel dettaglio della nuova normativa, il Milleproroghe prevede tre emendamenti che consentiranno il rinvio dell'entrata in vigore dei nuovi coefficienti applicati alle auto aziendali assegnate in fringe benefit al primo luglio 2025 e di evitare la retroattività della norma per le auto ordinate dalle aziende entro il 31 dicembre 2024 ma immatricolate dal primo gennaio 2025.
Il sistema in vigore fino al 2024 prevedeva che l'auto assegnata al dipendente in fringe benefit - un valore che contribuisce a determinare l'imponibile della persona fisica - venisse "tassata" con delle percentuali legate alle emissioni di CO2. Quindi, un'auto elettrica o ibrida plug-in con emissioni tra 0 e 60 g/km vedeva l'applicazione del 25% su un valore desunto dalle tabelle Aci relative ai costi chilometrici (su un utilizzo quantificato in 15 mila chilometri annui).
Un'auto con emissioni tra i 61 e 160 g/km di Co2, rappresentava un fringe benefit tassato al 30%, soglia che aumentava al 50% per le auto con emissioni di CO2 tra 161 e 190 g/km, al 60% oltre i 190 g/km.
La modifica al regime di tassazione dell'auto in fringe benefit ha portato il governo a prevedere per le auto elettriche un coefficiente del 10% anziché il 25% applicato fino al 2024. Per le ibride plug-in si è passati al 20%, mentre tutte le altre tipologie di alimentazione (benzina, diesel, mild hybrid, full hybrid) sono state indistintamente tassate con un coefficiente del 50%.
L'intervento del decreto Milleproroghe andrebbe a rinviare l'entrata in vigore, salvaguardando i nuovi contratti stipulati nei primi sei mesi del 2025 e gli ordini di auto da assegnare in fringe benefit, fatti dalle aziende, nel corso del 2024 ma con immatricolazione successiva al primo gennaio 2025.
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