Emissioni CO2 e multe: von der Leyen apre alla flessibilità, il target non cambia

Emissioni CO2 e multe: von der Leyen apre alla flessibilità, il target non cambia

Concluso il secondo incontro del Dialogo strategico tra istituzioni europee e industria dell'auto, si prospetta la strada della progressività per il rispetto delle norme: 3 anni per centrare il target di CO2 2025

03.03.2025 15:49

Dei tre punti con i quali Ursula von der Leyen si è presentata al punto stampa successivo alla seconda riunione del Dialogo strategico sul futuro dell'industria dell'auto europea, ce n'è uno che più di altri spicca per importanza e urgenza.

Che fare sul tema delle multe ai costruttori di auto che, nel 2025, dovessero sforare il limite dei 93,6 g/km di emissioni di CO2? Si va verso la proposta al Parlamento europeo e al Consiglio di una progressività nel rispetto dell'obiettivo. Anziché un target da rispettare sulle nuove auto vendute nel 2025, verrà introdotto un meccanismo di compliance (aderenza alla normativa) spalmato su 3 anni. 

Obiettivi invariati e flessibilità necessaria

Von der Leyen ha parlato della necessità di bilanciare da un lato la prevedibilità ed equità delle norme verso le case che hanno lavorato per rientrare entro i limiti di emissioni, dall'altro, dare una risposta alle richieste di flessibilità dei costruttori (e Acea) che chiedono pragmatismo nell'azione del legislatore europeo e le tappe del Green Deal. "Dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati", ha esordito la presidente della Commissione europea.

"Dall'altro lato dobbiamo ascoltare le voci dei portatori di interessi che chiedono maggiore pragmatismo in questi tempi difficili e neutralità tecnologica. Soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi del 2025 e le relative sanzioni in caso di non conformità.

Per affrontare la questione in modo equilibrato, questo mese proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard di CO2. Invece di una conformità annuale, le compagnie avranno tre anni di tempo, secondo il principio banking and borrowing: gli obiettivi rimangono gli stessi e devono rispettarli. Ciò significa più respiro per l'industria e più chiarezza, senza modificare gli obiettivi concordati. Sono certa che un emendamento così mirato potrebbe essere approvato rapidamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Perché ovviamente ha senso solo se viene approvato rapidamente. Allo stesso tempo, ci prepareremo ad accelerare il lavoro sulla revisione 2035, con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale", le parole di Ursula von der Leyen.

Il meccanismo banking and borrowing è già impiegato nello schema degli ETS - Emission Trading Systems e opera, in sintesi, permettendo alle compagnie di accumulare dei crediti se sono già in linea con gli obiettivi sulle emissioni o, al contrario, prendere in prestito la conformità ai target.

Sinergie sullo sviluppo tecnologico della guida autonoma

Se la materia delle emissioni medie di CO2 da rispettare nel 2025 (e rischio multe) era quella più attesa dal dialogo tra legislatore, industria dell'auto e altri portatori di interesse, altri due punti sono stati anticipati nell'azione europea a favore dell'industria auto.

Sulla guida autonoma e lo sviluppo tecnologico, è stato raggiunto un accordo che porterà i Costruttori a beneficiare delle economie di scala sulla tecnologia necessaria agli Adas più avanzati. "Abbiamo deciso di creare e sostenere un'alleanza industriale. Le aziende potranno mettere in comune le risorse. Svilupperanno software, chip e tecnologie condivise di guida autonoma. Da parte nostra, perfezioneremo le regole per i test e la loro diffusione. Contribuiremo inoltre al lancio di progetti pilota su larga scala per la guida autonoma. Perché l'obiettivo è molto semplice: Dobbiamo portare i veicoli autonomi sulle strade europee più velocemente".

Minori regole e supporto per produrre batterie europee

Terzo aspetto che confluirà nel Piano d'azione per l'automotive, che scopriremo nel dettaglio il 5 marzo, la necessità di un'industria dell'auto europea competitiva sulla catena di approvvigionamento. "Abbiamo bisogno che sia più robusta e più resistente, soprattutto per quanto riguarda le batterie", ha indicato von der Leyen. "Mentre la nostra produzione di batterie è in fase di progressivo incremento, vediamo come le batterie importate sono più economiche. Non possiamo permettere che i veicoli elettrici diventino più costosi ma non possiamo nemmeno permetterci di creare nuove dipendenze. 

Pertanto, valuteremo la possibilità di fornire un sostegno diretto ai produttori di batterie dell'UE. Introdurremo gradualmente requisiti europei per le celle e i componenti delle batterie e naturalmente continueremo a ridurre la burocrazia. La semplificazione normativa continuerà".

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