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Rivede i piani sulla progressiva uscita di scena dei modelli con motori termici, Audi. Sono in arrivo 10 novità PHEV, sosterranno i volumi di vendita sotto pressione per la transizione a rilento verso l'elettrico
F.P.
20 mar 2025
La correzione di rotta è necessaria e Audi non è l’unico brand a dover agire. La domanda di auto elettriche è in crisi, i volumi di vendita delle case soffrono in Europa e ancor di più in Cina, mentre sul fronte USA si dovrà far fronte all’effetto dei dazi all’importazione di prossima introduzione.
In questo scenario, Audi ha annunciato l’intenzione di rivedere il piano originario di un’uscita di scena dei motori termici nel 2032. Avrebbe dovuto lanciare nel 2026 l’ultimo nuovo prodotto dotato di un motore a combustione. La realtà sarà un’altra, ovvero, ci sarà un'accelerazione sull’offerta di modelli ibridi e ibridi plug-in, con 10 novità in arrivo.
Sono prossime al debutto la nuova Audi A5 ibrida plug-in, il suv Q5, per proseguire con l’Audi A6 Avant e la nuova generazione di Q3. Tutte avranno il sistema ibrido ricaricabile, come anche la A3 Sportback aggiornata. I motori TFSI e arriveranno anche sulle sportive RS, dalla RS5 Avant alla RS6 Avant.
Sempre sul fronte della gamma di motorizzazioni, l’a.d. Audi Gernot Dollner ha confermato la permanenza dei diesel 2.0 Tdi, che sono tecnicamente pronti per l’omologazione futura Euro 7 (di fatto, conferma i valori di emissioni dello standard Euro 6). Non arriveranno nuove unità a gasolio ma quelle attuali resteranno sui modelli per i quali ci sarà domanda (Audi A5, A6 e i segmenti superiori).
Dollner ha sostenuto la strategia Audi di puntare sulle motorizzazioni ibride ricaricabili quale tecnologia di transizione verso l’elettrico. Il marchio è risultato il quarto sul mercato europeo per volumi di vendita di auto PHEV premium nel 2024, segnando una crescita del 2,5% (71.344 unità, dati Dataforce).
Un tema non secondario per i volumi di vendita delle case in Europa, soprattutto quelle premium, sarà legato alle politiche in arrivo nei prossimi mesi in materia di auto aziendali e flotte. Una fiscalità favorevole alle elettriche e ibride plug-in è destinata a favorire questa seconda tipologia di motorizzazione, per i minori limiti in tema di ricarica. Aspetto comunque spinoso per valutare la reale efficienza dei modelli PHEV.
C’è poi il contributo che le ibride plug-in possono dare alla riduzione della media delle emissioni di CO2 delle case. L'impatto, oggi estremamente favorevole, andrà riconsiderato con l’entrata in vigore del nuovo ciclo di omologazione, destinato ad aumentare il valore dichiarato di CO2 emessa fino anche al raddoppio del ciclo oggi in vigore, lontanissimo dall’utilizzo reale delle ibride plug-in.
“Andremo a valutare il ciclo vitale dei motori termici su tutti i mercati globali. Avevamo comunicato la data del 2032 ma dovremo rivalutare date e scadenze“, ha commentato l’a.d. Gernot Dollner, in occasione della presentazione dei risultati finanziari Audi sul 2024. “Nel complesso, il prolungamento della vita dei motori termici avrà un impatto positivo sul nostro modello di business”.
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