Multe ed emissioni di CO2, la Commissione adotta l'emendamento salva-case

Tre anni di tempo per le case auto per realizzare l'obiettivo dei 93,6 g/km, che vorrà dire aumentare la quota di auto elettriche e ibride plug-in in gamma. Acea chiede un piano di incentivi all'acquisto

Multe ed emissioni di CO2, la Commissione adotta l'emendamento salva-case
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Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

3 apr 2025

L’emendamento annunciato all’interno del Piano d’azione sull’auto è stato adottato dalla Commissione europea. È il primo passo per applicare il periodo di conformità triennale alla soglia dei 93,6 g/km di emissioni medie di CO2 delle nuove auto vendute dai costruttori in Europa. 

Supera lo scoglio di un risultato da ottenere dalle case già con i volumi di vendita del 2025, con il rischio per chi non lo avesse centrato, di incappare in multe nell'ordine delle centinaia di milioni di euro. Potenzialmente l'industria dell'auto avrebbe rischiato sanzioni per 13 miliardi di euro, fosse rimasto invariato il 2025 quale anno di rilevamento delle emissioni medie.

La concessione di ulteriori due anni per realizzare l'obiettivo non sposta di molto un percorso che dovrà portare a realizzre un mix di vendita dei modelli elettrici superiore al 20%, nell’insieme delle motorizzazioni vendute dai costruttori.

Dopo la Commissione tocca al Parlamento e al Consiglio

I prossimi passaggi per modificare la normativa in vigore prevedono che si esprimano il Parlamento e il Consiglio europeo. Dopodiché sarà vigente il regolamento che concede alle case auto più tempo per uniformarsi ai nuovi standard. 

L’associazione europea dei costruttori d’auto ha accolto favorevolmente il primo passo annunciato dalla presidente von der Leyen ma non è sufficiente a stimolare una domanda di auto elettriche che dovrà arrivare a una quota del mercato europeo pari almeno al 15%. Arriva la richiesta di incentivi all’acquisto e un ampliamento importante dell’infrastruttura di ricarica.

Resta ancora il nodo delle emissioni sui mezzi pesanti

“Chiediamo al Parlamento europeo e al Consiglio di garantire la rapida adozione di questo emendamento. Il prossimo passo importante è quello di valutare a fondo i progressi complessivi della trasformazione, concentrandosi sul perfezionamento dell'approccio - e non dell'obiettivo finale - laddove necessario”, ha commentato la direttrice dell’Acea, De Vries. “Ciò non è meno importante per il settore dei veicoli commerciali: con i camion a emissioni zero che rappresentano solo il 2% di tutte le nuove immatricolazioni, anche questo settore ha urgentemente bisogno di un'accelerazione della revisione dei suoi standard di CO2 nel 2025, sulla base di una valutazione delle condizioni abilitanti presenti nel settore.

Con la pubblicazione dell'emendamento sugli obiettivi di conformità alle emissioni di CO2 per le autovetture e furgoni, assistiamo al primo importante risultato del Dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica”.

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