Dazi USA sull'auto, Jaguar Land Rover ferma per un mese le esportazioni

Dazi USA sull'auto, Jaguar Land Rover ferma per un mese le esportazioni
La decisione dei Marchi inglesi, controllati da Tata Motors, arriva come una misura di breve periodo mentre si lavora a soluzioni per assorbire i dazi

07.04.2025 ( Aggiornata il 07.04.2025 17:26 )

Ancora profondo rosso per le case automobilistiche sulle piazze di Borsa, a 5 giorni dall’entrata in vigore dei dazi statunitensi del 25% sulle esportazioni di auto prodotte fuori dagli USA. Nella giornata di lunedì a pagare… dazio sulla piazza di Nuova Delhi è stata Tata Motors, in apertura al -10% per poi recuperare e chiudere a 5,3%. Un risultato sul quale ha inciso l’annuncio di Jaguar Land Rover della sospensione, per un mese, delle spedizioni di nuove auto verso gli Stati Uniti.

Un mese di pausa mentre si prepara il futuro

La produzione presso il sito produttivo di Solihull alimenta le quasi 100 mila unità all’anno che Jaguar Land Rover vende negli Stati Uniti, mercato che rappresenta il secondo più importante per volumi generati dopo la Cina. “Gli USA sono un mercato importante per i marchi di lusso Jaguar Land Rover. Mentre lavoriamo per affrontare le nuove condizioni commerciali con i nostri partner e sviluppiamo i piani di medio-lungo termine, stiamo attuando azioni di breve termine, tra cui una pausa delle spedizioni in aprile”, la conferma in una nota diramata dalla casa automobilistica sulle mosse nell’immediato.

 

Uno stop delle esportazioni di un mese può essere compensato, nella domanda interna agli USA, dalle scorte di auto già presenti negli States. Dopodiché andranno annunciate decisioni in merito all’assorbimento dei dazi del 25% e in quale misura questo sarà possibile senza riflettersi direttamente sui prezzi di listino delle auto vendute negli Stati Uniti.

Il valore perso dalle case sui mercati azionari

L’associazione che riunisce costruttori e fornitori dell’industria auto inglese, la SMMT, ha esortato a colloqui continui per trovare una soluzione ai dazi sulle auto esportate negli USA. “I dazi sono un’altra sfida per un settore già chiamato ad affrontare molteplici venti contrari. I costi di questi dazi non possono essere assorbiti dai costruttori, pertanto colpiranno i consumatori statunitensi che potrebbero affrontare costi aggiuntivi e una ridotta scelta di marchi inglesi. I produttori britannici potrebbero dover rivedere la produzione alla luce della domanda limitata. Devono proseguire in modo spedito le discussioni commerciali, perciò sollecitiamo tutte le parti a proseguire il negoziato e fornire soluzioni che supportano i posti di lavoro, la domanda dei consumatori e la crescita economica da entrambi i lati dell’Atlantico”, ha commentato Mike Hawes, presidente della SMMT.

Tata Motors, che controlla il Gruppo Jaguar Land Rover, negli ultimi 5 giorni di scambi sui mercati azionari ha ceduto il 14%, Mercedes nel medesimo periodo ha lasciato il 12% del valore, BMW l’11,8%, Stellantis il 18%, Toyota il 6,6% e Volkswagen il 9,5%.

 

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