Fabiano Polimeni
28 mag 2025 (Aggiornato il 29 mag 2025 alle 10:15)
È soprattutto una questione di gusti, di preferenze stilistiche, orientare la propria scelta tra il meglio che la divisione BMW M offre in abbinamento al mondo Serie 2 Coupé, Serie 3 e Serie 4. Tanto più con la presentazione della nuova BMW M2 CS, anticipata da un vernissage al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este e, adesso, a raccontare soluzioni tecniche, numeri, prestazioni della più prestazionale tra le M2 portate sulla scena.
Arriverà a fine estate, con prezzi a partire da 115 mila euro sul mercato tedesco, da correggere localmente. Arriverà con il motore 3 litri twin turbo sotto al cofano, il sei cilindri portato a 530 cavalli e 650 Nm, numeri che valgono quelli della M3 Competition xDrive o della M4. Il miglioramento ottenuto rispetto al 6 cilindri della M2 è di 50 cavalli e 50 Nm di coppia, da abbinare alla riduzione del peso di 30 kg, frutto di un esteso impiego di parti in fibra di carbonio (tetto e diffusore) e altre in composito CFRP (bagagliaio, spoiler, tunnel centrale, sedili).
Al di là dei freddi numeri, che dichiarano miglioramenti tanto più sensibili quanto le velocità si fanno da impiego in pista, contano gli affinamenti prodotti sulla M2 per trasformarla in CS. Ad esempio, l’irrigidimento dei supporti motore, per una maggiore solidità tra telaio e unità motrice. Per continuare con la revisione completa delle tarature delle molle, ammortizzatori e controlli elettronici dell’assetto adattivo (di serie). In ogni modalità di guida, la risposta dell’acceleratore, del servosterzo, dell’assetto - ribassato di 8 mm -, promettono sensazioni ben distinte da una “normale” M2.
È la seconda volta, dopo il 2019, che la sigla CS viene applicata alla coupé più compatta di BMW. Il risultato è un’auto da 302 km/h di velocità massima autolimitata, che scatta in 3”8 sullo 0-100 km/h (migliorando di 2 decimi il dato della M2) e in 11”7 transita ai 200 orari (-1”7).
Il lavoro di continuo affinamento condotto sul motore 6-in linea ha interessato l’impianto di raffreddamento dell’olio, dotato di una pompa comandata elettronicamente e in grado di sostenere l’impiego più duro in pista che si farà della M2 CS. I due turbocompressori monoscroll sviluppano una coppia motrice costante tra i 2.650 e i 5.730 giri/min, 650 Nm scaricati tutti sulle ruote posteriori, passando dal cambio M Steptronic 8 marce. Un automatico dotato di Drivelogic, che permette di differenziare, su tre regolazioni ben distinte, la risposta delle cambiate.
Altre chicche tecnologiche legate alla dinamica di marcia interessano il controllo di trazione regolabile su 10 livelli di intervento, oppure, il tasto Setup. In plancia dà accesso alla personalizzazione delle regolazioni legate alla risposta del motore, dell’assetto, del servosterzo, nonché del feeling sul pedale del freno. BMW M2 CS 2025 monta un impianto con dischi Compound, da non confondere con la soluzione carboceramica che è un optional. Al pari della linea di scarico con terminali in carbonio o titanio.
La personalizzazione degli interni ruota intorno ai sedili a guscio, in composito CFRP, rivestiti in pelle Merino e con la possibilità di rimuovere una porzione del supporto sul poggiatesta. Un dettaglio utile a chi andrà in pista, casco in testa - ben allacciato -, così da avere maggior comodità nella postura. La plancia il tunnel è tutto in CFRP (Carbon Fibre Reinforce Polymer) mentre il rivestimento sul volante è in Alcantara.
Esteriormente la nuova M2 CS la riconosci al volo non tanto per i cerchi forgiati, quanto per il disegno della coda, dove lo spoiler a coda d’anatra è l’elemento distintivo del modello.
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