Musk torna a occuparsi di Tesla, lascia il ruolo al DOGE

Musk torna a occuparsi di Tesla, lascia il ruolo al DOGE
Tra scadenza formale dei tempi e misure fiscali di Trump in direzione contraria alla politica dei tagli inseguita da Musk si concludono 4 mesi ricchi di contrasti

29.05.2025 ( Aggiornata il 29.05.2025 17:33 )

Dopo 130 giorni da “impiegato governativo speciale”, il ruolo di Elon Musk al Dipartimento per l’efficienza governativa (DOGE) arriva al termine. Tornerà a occuparsi soprattutto di Tesla, come da tempo sollecitano gli investitori, perché risollevi l’azienda da una crisi di vendite senza fine, in particolare in Europa, a scorrere i risultati del secondo trimestre del 2025.

All’orizzonte ci sono le versioni “entry level” di Model 3 e Model Y da portare sul mercato, per contrastare un’avanzata dei costruttori cinesi sull’elettrico che mette pressione su Tesla da un anno.

Tesla: conti molto negativi, ma il ritorno di Musk ravviva la Borsa

Ben prima del ruolo politico di consulente speciale del presidente che tanto ha fatto discutere. Il tentativo di attuare tagli lineari e draconiani alla spesa pubblica dei dipartimenti pubblici è stato ridimensionato dalle ambizioni di 2 mila miliardi di dollari di riduzione dei costi a misure per 150 miliardi. Tuttavia, iniziative che si trovano in antitesi con l’ultimo provvedimento deliberato da Trump in tema fiscale, una legge di bilancio che va in direzione contraria alla linea propagandata e attuata al Doge.

Infatti, concederà un extra di spesa in debito pari a 3.800 miliardi di dollari in 10 anni al deficit federale già di 36,2 miliardi di dollari. Di più: Trump ha sottolineato l’importanza di un sostegno alla legge di Bilancio al Senato, perché "non possiamo tagliare, abbiamo bisogno di molto sostegno”.

La delusione di Musk per la legge fiscale

Se su X Musk ha sottolineato come la scadenza del proprio impiego a termine rientri nei 130 giorni inizialmente previsti, la tempistica dell’uscita di scena è impossibile da scindere con i recenti sviluppi sulla politica fiscale annunciata da Trump e il lavoro di Musk prodotto in una direzione contraria, di radicali tagli di spesa, negli ultimi mesi.

Intervistato dalla CBS, sull’annuncio di Trump del pacchetto di proposte fiscali, Musk si è detto “sinceramente deluso dalla massiccia legge di spesa, che aumenta il budget in deficit, non lo riduce e mina il lavoro che sta facendo la squadra del Doge. Penso che una legge possa essere grande o bella. Ma non so se può essere entrambe le cose”. I tagli definiti negli ultimi mesi alla spesa degli enti governativi verranno avanzati al Congresso in un pacchetto di misure perché possano diventare effettivi nel diminuire la spesa federale.

I contrasti sui dazi

Musk è stato parte integrante della campagna elettorale alle presidenziali di Trump, fino a ricoprire l’incarico per ridurre la spesa dei dipartimenti governativi. Tuttavia, sono stati mesi di profonde differenze di vedute su diverse politiche cruciali attuate dall’amministrazione, specialmente in tema di dazi sull’auto e dazi reciproci negli scambi commerciali con altri Paesi.

Chiusa la parentesi politica, ricca di gaffe ed effetti collaterali come il boicottaggio subito da Tesla per alcune dichiarazioni controverse di Musk, è tempo di tornare a occuparsi degli affari di casa.

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